Lo abbiamo presentato a fine ottobre a IAB Forum con un grande successo di pubblico (non mi aspettavo la sala del workshop piena) e ieri finalmente è stato ufficialmente pubblicato il White Paper sul Digital Audio redatto sotto l’egida dell’organo di riferimento sul Digital Advertising, IAB Italia per l’appunto.
Cosa contiene e perché consiglio a tutti coloro che hanno a che fare con il digital audio e con il podcast in particolare di leggerlo?
La risposta alla prima domanda è didascalica. Quattro capitoli dove si affrontano temi diversi: il primo fornisce uno sguardo d’insieme su questo mondo con un utilissimo landscape che riporto qui sotto per dare un’idea della complessità del comparto; il secondo analizza l’offerta di contenuto e le possibilità di advertising lato publisher/podcaster; il terzo prende in considerazione i formati e le creatività che possono essere offerte; il quarto esplode i sistemi di acquisto di advertising e le metriche utilizzate da chi deve immettere risorse finanziarie nel sistema.
In pratica è una vera e propria guida per gli operatori del settore per comprendere e approfondire le potenzialità e i vantaggi di questo emergente mercato.
Ma perché leggerlo? Se ti sei iscritto a questa newsletter per avere gli utili consigli di Andrea e del suo team autorale, puoi anche farne a meno perché non troverai nulla di interessante; ma se invece sei un addetto ai lavori, allora penso proprio troverai spunti e informazioni utili per riflettere su come il mercato si sta muovendo o si indirizzerà per ottenere quello scambio di valore che tutti nel settore chiamiamo monetizzazione. Penso possa interessare molti come poter trarre un vantaggio economico dal proprio lavoro nel podcasting, giusto? O meglio, come gli advertiser, cioè i più grandi emettitori di denaro nel settore, pagano i produttori e i distributori di contenuti, podcaster compresi.
Visto che sono nel contesto di Questioni d’orecchio, il mio personale commento è che emerge un sistema dove i budget pubblicitari sono gioco forza destinati non a singole produzioni, magari bellissime e molto ascoltate ma impossibili da pianificare univocamente, ma a circuiti o piattaforme in grado di aggregare una massa di inventory sufficiente da giustificare un budget di spesa, come Spotify o le piattaforme degli editori o i circuiti di aggregazione indipendenti.
Noi siamo ben presenti con tutte le nostre soluzioni e proposte: MDE e MyVoxes per la produzione; Trinity Audio per i progetti di intelligenza artificiale; Omny Studio e Triton Digital per tutte le tecnologie abilitanti; Amplicast come circuito di amplificazione. Per la monetizzazione collaboriamo con DigitalBloom, anch’essa presente, che aggrega e vende inventory. Se voleste parlare con noi su questi temi, scriveteci a info@mdeaudio.com
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