️ SPOTIFY APRE LA FASE DELL’EFFICIENZA
- Nelle scorse settimane sono usciti diversi pezzi che descrivono le difficoltà e i parziali successi di Spotify, anche e soprattutto in relazione alla strategia della società sul fronte dei podcast. I risultati del quarto trimestre finanziario 2022 e la presentazione degli stessi contribuiscono a fare un po’ di chiarezza, dopo le notizie dei seimila licenziamenti, di una riorganizzazione del management (anche nel dipartimento podcast) e delle dimissioni della chief content officer Dawn Ostroff.
Alla fine dello scorso anno il servizio di streaming ha superato i 200 milioni di abbonati e ha quasi raggiunto un totale di 500 milioni di utenti (il 20% in più del 2021), grazie soprattutto alla crescita nell’Asia sudorientale e tra la Generazione Z. Le entrate, pari a 3,2 miliardi di euro, sono cresciute del 18% anno su anno. Per quanto riguarda nello specifico le entrate pubblicitarie, il traino sono stati i podcast. La perdita operativa è stata di 231 milioni di euro, contro i 7 del Q4 2021, ma meno dei 300 milioni preventivati. Anche perché la spesa in nuovi podcast è stata inferiore al previsto. C’è però da dire che ci si aspettava che la perdita avrebbe superato i 300 milioni.
Le parole chiave per i prossimi mesi sono “velocità” ed “efficienza”: velocità nelle decisioni ed efficienza negli investimenti. Investimenti che comunque proseguiranno e che riguarderanno anche gli audiolibri. E i podcast? Spotify ha investito milioni di euro nel settore con lo scopo di compensare le scarse entrate derivanti dalla musica. Ma finora questa strategia non ha funzionato. L’esperto del mercato Nick Quah in un pezzo su Vulture si è espresso molto duramente al riguardo:Anche tra i creator che riconoscono la necessità di mantenere rapporti amichevoli con una delle poche fonti di finanziamento affidabili del settore, c’è l’idea comune che Spotify come partner sia una buona scelta soltanto per quanto riguarda i soldi.
Bryan Barletta di Sounds Profitable sottolinea invece come le innovazioni di Spotify nella pubblicità podcast potrebbe risultare positive per tutti gli attori del settore. Ed è proprio sulla pubblicità, più che sulle esclusive, che Spotify sembra voler ora puntare in ambito podcast. Barletta parla nello specifico di Streaming Ad Insertion, strumento che permette di targettizzare in modo molto preciso gli annunci pubblicitari disponibile al momento solo per i podcast in esclusiva su Spotify.
È LA FINE DELLE GRANDI ESCLUSIVE?
- No, le piattaforme continueranno a spendere (un bel po’ di) soldi per distribuire alcuni podcast in esclusiva. Ma ci sarà maggiore selezione, e ci saranno più ragionamenti per capire che cosa può davvero valorizzare il catalogo e attrarre nuovi iscritti. Intanto…
- Spotify ha appena lanciato/annunciato le seguenti esclusive: Harley Quinn and The Joker: Sound Mind, sulla storia dell’antieroina di Batman, La Cabina Telefónica, il suo primo podcast bilingue, e The Louis Theroux Podcast, dell’omonimo giornalista della Bbc.
- Dopo la fine del contratto tra gli Obama e Spotify, l’ex first lady invece si appresta a lanciare il suo primo podcast in esclusiva su Audible: s’intitola The Light Podcast e consiste in una serie di conversazioni tra Michelle Obama stessa e alcuni amici (tra cui Oprah Winfrey e David Letterman).
E AGLI ALTRI COME VANNO LE COSE?
- Novel, podcast company indipendente del Regno Unito, ha raccolto un investimento di 5 milioni di sterline dalla società VGC Partners.
- Pushkin Industries, l’azienda audio dello scrittore Malcolm Gladwell, ha licenziato alcuni dipendenti.
- SiriusXM (grande azienda di broadcasting statunitense che produce e distribuisce anche podcast) nel 2022 ha registrato 9 miliardi di dollari di fatturato, il 4% in più rispetto al 2021.
- Twitter ha lanciato una nuova tab dedicata agli Spaces (la sua funzione per le conversazioni audio live) e, dopo i licenziamenti seguiti all’acquisto dell’app da parte di Elon Musk, ha riniziato a dividere per argomento le varie conversazioni. Inoltre ha cominciato a introdurre i podcast tra i contenuti per gli utenti abbonati a Twitter Blue.
- Google ha confermato che rimuoverà i caroselli dei podcast dai risultati del suo motore di ricerca. Al loro posto introdurrà una nuova funzione.
E C’È CHI PROTESTA
- Tre podcast producer hanno accusato il Guardian di razzismo. Le accuse riguardano un progetto del giornale britannico dedicato al suo fondatore, John Edward Taylor, che fu implicato nel commercio transatlantico di schiavi.
- I creatori di podcast di Crooked Media si sono uniti all’unione sindacale WGA East per protestare per il degrado delle condizioni di lavoro.
INTANTO NASCONO NUOVE REALTÀ
- Money News Network è una nuova rete di podcast per promuovere l’alfabetizzazione finanziaria.
- Riveter è invece una recentissima realtà che produce podcast a partire da un’analisi del potenziale pubblico dei suoi clienti.
- Podcast Broker è una nuova piattaforma per la compravendita di podcast.
E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE REGALA GIOIE E DOLORI
- Alcuni utenti del social 4chan hanno usato la tecnologia di Eleven Cases, azienda specializzata nelle voci sintetiche, per fare pronunciare a varie celebrità insulti, frasi razziste e frasi spiacevoli di diverso tipo.
- A Roma è nato un progetto, chiamato Voice for purpose, per permettere alle persone colpite da Sclerosi laterale amiotrofica di comunicare con una voce artificiale.
- Gli audiolibri narrati dall’IA di Apple hanno sì un «suono naturale», ma secondo gli esperti non è «quello che i clienti vogliono sentire» (leggi qui l’approfondimento di Sandra Furlan sulla storia del mercato degli audiolibri in Italia).
COSA DICONO LE RICERCHE…
…SULL’ECONOMIA DEL MERCATO DELL’AUDIO PARLATO?
- Uno studio di Acast riporta che entro il 2027 la spesa per gli annunci pubblicitari programmatici nei podcast triplicherà (leggi anche qui).
- Secondo i dati dell’Associazione Italiana Editori il valore degli abbonamenti degli audiolibri di romanzi e saggistica è passato da 24 milioni di euro nel 2021 a 25 nel 2022, in crescita del 4,2% (leggi qui l’approfondimento di Sandra Furlan sulla storia del mercato degli audiolibri in Italia).
…SUI PODCAST E SUL LORO SUCCESSO?
- Il 64% dei podcaster ritiene che il mezzo sarà più popolare nei prossimi due anni, mentre il 55% pensa che ci siano troppi podcast.
…E SULL’AUDIENCE DEI PODCAST?
- Il 95% degli ascoltatori di podcast statunitensi e l’88% degli ascoltatori canadesi che hanno partecipato a uno studio di Acast ha dichiarato di aver intrapreso un’azione dopo avere ascoltato un annuncio pubblicitario.
- Ausha segnala un aumento del 17% dell’audience dei branded podcast nel 2022.
SEI ALLA RICERCA DI QUALCOSA DA FARE, LEGGERE, ASCOLTARE…?
- Se avessi qualche migliaia di euro in banca in più, mi candiderei subito al primo master of arts (l’equivalente della laurea magistrale) in podcasting al mondo, organizzato dalla City University di Londra (ne ho parlato anche nella mia mini rubrica radiofonica su LifeGate Radio, in onda ogni martedì dopo il notiziario delle 18).
- Se fossi a Roma invece andrei a questa giornata di studio e dibattito sul futuro e sul presente del nuovo ecosistema audio-suono organizzata dall’Università degli Studi Roma Tre con l’Ufficio Studi Rai e con Confindustria Radio Tv in occasione del World Radio Day (qui trovi l’articolo di Margherita Maspero con tutti gli eventi su podcast & Co. in programma in Europa e in Italia).
- Cerchi qualcosa da leggere? È uscito per Mondadori il libro di Mauro Pescio e Lorenzo S. Io ero il milanese, tratto dall’omonimo podcast di Rai Play Sound.
- Infine, un consiglio per rilassarti: indossa le cuffie e ascolta i suoni dell’Artide e dell’Antartide raccolti nel nuovo progetto Polar Sounds.
Leave a Reply