🇮🇹 Gli ascoltatori di podcast in Italia
La seconda edizione de il Pod, gli Italian Podcast Awards, si è aperta con la presentazione della ricerca di NielsenIQ per Audible sugli ascoltatori di podcast in Italia, a cui è seguito un panel – che ho avuto il piacere di moderare – con i rappresentanti di alcuni delle principali piattaforme d’ascolto.
Ecco i risultati secondo me più interessanti 👇
- Tra il 2022 e il 2023 il numero di persone tra i 18 e i 64 anni che ascoltano podcast, con minore o maggiore frequenza, è aumentato di quasi il 7%: oggi sono 16,4 milioni. La percentuale di chi ascolta podcast almeno una volta al mese è aumentata di 10 punti e rappresenta il 24% della popolazione tra i 18 e i 64 anni.
- La percentuale di chi NON ascolta i podcast perché non conosce questo “servizio” è diminuita dell’8%. È diminuita parecchio anche la percentuale di chi inizia ad ascoltare un podcast e poi lo abbandona (chi abbandona in genere lo fa per noia).
- È cresciuto il numero di ascoltatrici, così come quello di ascoltatori tra i 25 e i 34 anni e tra gli over 55 e quello degli ascoltatori al sud (dove pare trovarsi la maggior parte degli heavy user).
- Si ascolta soprattutto a casa, di sera e nei weekend.
- La metà delle persone sceglie cosa ascoltare in base a quello che vede sui social (seguono passaparola, siti internet, siti di editori/distributori, tv), e per il 70% la tematica del podcast è fondamentale nella scelta.
- Una grandissima fetta di persone ascolta per informarsi sull’attualità e, in generale, per approfondire le tematiche al centro del podcast. E la metà degli ascoltatori vede i podcast come una forma di intrattenimento, ma anche come uno strumento didattico per gli studenti (il 40% degli ascoltatori ha figli che ascoltano podcast).
- Il fatto che i podcast permettano di scavare in profondità nei contenuti di cui parlano è ritenuto un importante valore aggiunto, così come la possibilità di fare altro mentre si ascolta e di avere gli occhi liberi.
🌎 I podcast di notizie
Il Digital News Report del Reuters Institute for the Study of Journalism è la più importante ricerca sullo stato dell’informazione nel mondo. L’edizione 2023 è stata pubblicata mercoledì 14 giugno: vediamo che cosa dice a proposito dei podcast nei 20 Paesi in cui sono stati presi in considerazione (tra cui l’Italia).
- In media il 34% delle persone ascolta podcast su base mensile (era il 29% nel 2018).
In Italia è il 30% (in Spagna il 45%). - Gli ascoltatori di podcast in genere sono più ricchi, più istruiti e molto più giovani della media. E nella maggior parte dei Paesi i giovani ascoltano contenuti giornalistici in misura superiore rispetto ai gruppi più anziani.
- In media il 12% ascolta podcast di notizie (negli Usa il 19%, in Uk l’8%).
In Italia è il 10% (in Spagna il 14%) - Tra i podcast di news, quelli di approfondimento (come The Daily del New York Times) e i podcast d’interviste di lunga durata (come The Joe Rogan Experience) sono quelli che vanno meglio. Cresce anche la popolarità dei videopodcast di notizie.
- I podcast risultano ancora difficili da monetizzare attraverso la pubblicità diretta. Molti editori più che sul ritorno finanziario immediato si concentrano sull’utilizzo dei podcast come mezzo per attrarre un pubblico più giovane o approfondire le relazioni con gli abbonati.
La ricerca rileva inoltre che solo il 34% della popolazione italiana crede alle notizie (in genere la fiducia nei podcast è più elevata) e che appena il 12% paga per le notizie online, percentuale che si è mantenuta stabile rispetto a cinque anni fa (gli abbonamenti rientrano tra le forme di monetizzazione dei podcast, seppur non rappresentino la più comune).
🇫🇮 I podcast vs i media tradizionali
Il 37% delle persone intervistate nell’ambito di una ricerca condotta in Finlandia per Podimo ha detto che l’ascolto dei podcast riduce in modo significativo o moderato il tempo di ascolto della radio, mentre il 23% ha detto lo stesso per la visione della televisione.
🌎 I ricavi pubblicitari dell’audio digitale
- Secondo GroupM nel 2023 cresceranno del 10,9% a livello globale, e raggiungeranno i 9,9 miliardi di dollari nel 2028.
- La ricerca dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano mostra che, in percentuale, in Italia il digital audio advertising è la fetta di Internet advertsing che sta crescendo di più.
🇺🇸 L’adv nei podcast negli Usa
- Il 46% degli ascoltatori settimanali di podcast ha acquistato un prodotto o un servizio in seguito all’ascolto di una pubblicità in un podcast, contro il 34% del 2020. I dati vengono da uno studio di Edison Research.
- In base a un’altra ricerca di Edison Research, per raggiungere un terzo di tutti gli ascoltatori basterebbe fare pubblicità nei primi dieci podcast in classifica.
- Un sondaggio realizzato da Veritonic indica che gli ascoltatori di podcast sono ben disposti nei confronti degli spot politici.
🇺🇸 I podcast negli Usa: piattaforme, ascoltatori e generi
- La piattaforma di ascolto più utilizzata è ora YouTube: secondo uno studio di Cumulus Media e Signal Hill Insights, la usa il 29% delle persone, contro il 17% che usa Spotify e il 16% che usa Apple.
- Un report di SXM Media e Edison Research sulla generazione Z dice che il 47% dei ragazzi tra i 13 e i 24 anni ascolta podcast (+57% di cinque anni fa). Per lo più i ragazzi della GenZ scoprono i podcast attraverso YouTube (84%), TikTok (80%) e Instagram (71%).
- Sempre Edison Research ci informa sui generi più ascoltati: Comedy, News e Society & Culture.
🇺🇸 Gli ascoltatori di audiolibri negli Usa
- Il 53% degli adulti nel 2023 ha ascoltato almeno un audiolibro, con un aumento dell’8% anno su anno (in Italia secondo NielsenIQ siamo al 30% della popolazione). Nel 2022 il fatturato ha raggiunto gli 1,8 miliardi di dollari. Lo rivelano due indagini pubblicate dall’Audio Publishers Association.
- La ricerca Audiobook Trends Report di Voices riporta che il 67% degli ascoltatori dice che grazie agli audiolibri “consuma” più libri.
🌎 Il futuro del suono
Segnalo un interessante report di Wunderman Thompson e Spotify Advertising che racconta i trend sul mondo dell’audio in vari settori, dal legame tra gaming e musica al futuro degli audiologhi.
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