- Il 16 ottobre 1943 alle 5 del mattino le SS invadono le strade del Portico d’Ottavia, nel cuore del quartiere ebraico di Roma, e rastrellano 1024 persone, tra cui oltre 200 bambini. È sabato, un giorno di festa e di riposo per la comunità ebraica. Le persone vengono prima sequestrate e rinchiuse nel Collegio Militare di Palazzo Salviati, poi trasferite alla stazione Tiburtina per essere infine deportate al campo di concentramento di Auschwitz.La razzia – Cinque storie dal ghetto di Roma ripercorre proprio quel maledetto giorno, il “Sabato nero”, attraverso le storie di cinque persone che hanno vissuto quei momenti: Emanuele Di Porto, il ragazzino di 12 anni che si salva saltando da un tram; Elena Di Porto, chiamata la matta di Piazza Giudia, attiva nella resistenza, che compie un estremo gesto di generosità; Lia Levi, la scrittrice allora dodicenne che viene rinchiusa in un collegio di suore con le sue sorelle; Augusto Capon, ammiraglio pluridecorato fedele a Mussolini, padre di Laura Fermi, che si fa trovare dai nazisti in alta uniforme da ufficiale; Settimia Spizzichino, l’unica donna sopravvissuta ad Auschwitz, che tornerà per raccontarne l’orrore.
- Giovanni Lindo Ferretti è un artista poliedrico, considerato uno dei padri fondatori del punk Italiano, idolo generazionale e leader dei gruppi più rivoluzionari della scena italiana come i CCCP e i CSI. Fedeli alla linea: la linea non c’è (disponibile su RaiPlay Sound) è un vero e proprio viaggio attraverso interviste, esecuzioni dal vivo e documenti audio Rai per ripercorrere la carriera di Ferretti direttamente dalla sua voce. Si parte dal racconto dell’incontro fondamentale, a Berlino, tra Ferretti e Massimo Zamboni. Poi c’è l’intervista del 1986 registrata durante il programma Rai DOC in cui Ferretti spiega il concetto di una band (i CCCP) nata a Reggio Emilia e il loro definirsi «filosovietici in quanto emiliani, ortodossi in quanto eretici, underground per scelta».Che lo si conosca o meno, vale la pena di ascoltare questo podcast perché Ferretti è un pensatore fuori dagli schemi, che ha avuto un’evoluzione personale e professionale sorprendente ma sempre riconoscibile. Anche quando è arrivata la svolta religiosa; o meglio, la riappropriazione delle sue radici cattoliche che passano anche attraverso il rapporto con la nonna. Quarant’anni di carriera, celebrata con questo audio documentario ma anche con una reunion, lo scorso 21 ottobre, al Teatro Valli di Reggio, con il Gran Gala Punkettone e con la mostra Felicitazioni! CCCP – Fedeli alla linea 1984-2024, visitabile fino a febbraio 2024 ai Chioschi di San Pietro, sempre a Reggio Emilia. Una linea da seguire, fedelmente, che quindi c’è e non c’è. Ma se la linea non c’è, esserle fedeli è molto semplice: basta essere sé stessi.
- La memoria è strana. A volte mi rendo conto di avere delle cose nascoste in un cassetto a cui non penso mai, e poi basta una parola, un suono, uno stimolo per riaprirlo con forza e far tornare prepotentemente quel ricordo. È esattamente quello che mi è capitato leggendo Scegli la vita, titolo del primo episodio di Tribù, nuovo podcast disponibile su tutte le app free scritto e condotto da Silvia Rossi, autrice, giornalista e fondatrice (insieme a Stefania Rubino e Ilaria Sirena) de “I trentenni”. Mi è bastata quella frase per pensare a Mark Renton e Spud, alla batteria di Lust for Life e agli apriscatole elettrici, come se il film Trainspotting lo avessi visto ieri sera e non 25 anni fa in seconda serata su Italia 1, di nascosto da mia madre. Tribù fa proprio questo: riapre cassetti della memoria, ti riporta indietro in un tempo che non esiste più, emoziona e fa sorridere i millenial che quegli anni li hanno vissuti e li rivivono grazie anche agli ospiti che in ogni puntata chiacchierano con Silvia. Si parte dagli “alternativi”, quelli che ascoltavano i Nirvana e indossavano le Dr. Martens bordeaux, per ricordare quello che c’era e che non c’è più, ma anche per gettare uno sguardo a quello che sarà e per capire che, forse, le nuove generazioni, con il loro modo di fare molto diverso, stanno già facendo meglio.
Tra le uscite della settimana ti segnalo anche:
. Miti da sfatare, perché abbiamo bisogno di una guida che smonti alcune convinzioni dure a morire.
. La mia casa infestata, perché tutti abbiamo svuotato casa almeno una volta, ritrovando oggetti che ci fanno pensare a ciò che siamo e ciò che eravamo.
. Scenari, per provare a immaginare le possibili implicazioni delle nuove tecnologie.
- Ho già confessato una volta quanto mi piacciano i gialli, soprattutto se lo sfondo della storia è una Parigi ottocentesca un po’ gotica e il protagonista è un ispettore solitario, imbronciato, con metodi poco ortodossi e che nasconde un segreto. Grazie a questi ingredienti ti consiglio l’ascolto di L’ufficio degli affari occulti (disponibile su Storytel), scritto da Eric Fouassier e letto da Rocco Tedeschi, che ti terrà con le cuffiette incollate alle orecchie. L’alternarsi delle indagini dell’ispettore Valentin Verne e del diario personale di Damien, un orfano indifeso caduto nelle grinfie del mostro che si fa chiamare il Vicario, ti accompagneranno in questo thriller mozzafiato.
- Oggi ho parlato più volte di ricordi, di quello che c’è e quello che non c’è. Io sono figlia unica, una sorella non ce l’ho, non ho idea dei lati positivi e negativi di un rapporto così importante, di sangue. Ma mi immagino possa essere come quello tra Emma e Agathe Delorme, le protagoniste diUna vita bella, scritto da Virginie Grimaldi e letto da Paola Giglio e Roberta Azzarone, che trovi su Storytel. Le due sono caratterialmente una l’opposto dell’altra e, dopo un’infanzia felice, non si parlano per anni. Come spesso accade tra le famiglie in cui ci sono rotture apparentemente inspiegabili, si ritrovano, a seguito della scomparsa della loro nonna, di nuovo insieme, tra scatoloni di vecchi ricordi e il confronto con l’età adulta, per scoprire che nessun legame è immutabile per sempre.
- Che gioia ascoltare la scrittura di Veronica Raimo. La vita è breve eccetera, su Audible, letto da Cristina Pellegrino, è una raccolta di racconti che vede protagoniste donne alle prese con la vita di tutti i giorni, tra rapporti familiari, relazioni e le difficoltà personali. Undici storie che ti faranno ridere, riflettere e commuovere, che ti faranno conoscere donne pungenti, disinibite, insicure, pigre e scaramantiche.
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