PODCAST
- La donna dal meraviglioso sorriso che vedete qui sotto non c’è più. È morta il 31 ottobre 2023. Si chiamava Sibilla Barbieri, era nata nel 1965 a Roma, aveva due figli ed era una sceneggiatrice e produttrice.
Era anche una malata oncologica, nonché consigliera dell’associazione Luca Coscioni. Quando i medici le hanno comunicato che non c’era più niente da fare, Sibilla Barbieri ha iniziato l’iter per ottenere il suicidio medicalmente assistito e morire a casa sua, a Roma. Non ci è riuscita: l’autorizzazione non è arrivata e quando la sofferenza è diventata insopportabile è stata costretta a disobbedire, ad andare in una clinica in Svizzera. È però riuscita a trasformare la sua fine in un atto politico, con l’obiettivo di denunciare che cosa significa affrontare l’agonia di un tumore senza il supporto delle istituzioni. Valentina Petrini ha trascorso con Sibilla parecchie ore nei suoi ultimi mesi di vita. Con il podcast Disobbedisco. L’ultimo viaggio per la libertà la giornalista ha fatto da megafono alla storia di Petrini, ma anche a quella di molte altre persone che attraverso la disobbedienza civile si sono battute per una legge sul fine vita. Perché, come dice Petrini, «nel tipo di morte che le è toccata ci sono tutte le contraddizioni del nostro tempo, le ingiustizie, le distorsioni, le cicatrici dei diritti negati». Il podcast, prodotto da One Podcast, è su tutte la app d’ascolto gratuite.
🌟 Mi rendo conto che una legge sul fine vita, ossia sulla possibilità di scegliere come morire, possa apparire lontana da noi. Come se la morte non ci riguardasse. E invece proprio la morte è l’unica certezza che ci accomuna tutte e tutti. Il podcast Death Café di Marina Minetti per Mondadori Studios prende le mosse da questa consapevolezza. Ogni settimana Minetti parla della morte e di tutte le possibili curiosità che le ruotano attorno insieme a scrittori, comiche, attori, tanatoestete e molti altri.
- C’è una strage, avvenuta esattamente cinquant’anni fa in Italia, che sembra essere stata cancellata dalla memoria collettiva. È l’attentato compiuto il 17 dicembre 1973 all’aeroporto Fiumicino, dove un commando terroristico palestinese uccise 32 persone. I terroristi riuscirono a fuggire: caricarono su un aereo alcuni ostaggi in cambio dei quali ottennero di atterrare in Kuwait ed essere consegnati all’Organizzazione per la Liberazione della Palestina. L’Italia, per ragioni di opportunità politica, non fece pressioni per la loro estradizione. La giornalista Michela Chimenti ha messo insieme tutte le indagini e le ricerche fatte negli ultimi anni per provare a chiarire che cosa accadde davvero nell’aeroporto romano. E, soprattutto, ha dato voce alle persone sopravvissute alla strage e ai familiari delle vittime. Una mattina a Fiumicino, documentario audio Storytel Original, è il frutto del suo immenso lavoro.
🌟 Quest’anno è l’anniversario di un altro gigantesco evento storico: quello dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, avvenuto il 22 novembre 1963 a Dallas, in Texas; l’allora presidente Usa fu ferito mortalmente dai colpi di fucile sparati dall’ex marine Lee Harvey Oswald. Audio Tales ha raccontato la tragedia e tutte le domande ancora aperte nel podcast Dallas 1963.
- Le canzoni di Paolo Conte per me non sono soltanto pura bellezza in musica. Sono anche una sorta di macchina dell’immaginazione, un viaggio attraverso anni che non ho mai vissuto, luoghi che non ho mai visto. Nel podcast Paolo Conte. Il maestro è nell’anima, scritto e narrato dalla giornalista musicale Giulia Cavaliere e prodotto da Chora Media in collaborazione con Sugar Play, le protagoniste sono proprio quelle canzoni così piene di vita. Ognuna delle cinque puntate verte intorno a una canzone diversa. Ed è così che, un brano dopo l’altro, la giornalista dipinge l’immaginario dello straordinario cantautore di Asti. Lo fa anche tramite i suoi racconti e le conversazioni con musicisti, autori, conoscitori delle canzoni eccetera, tra cui Francesco De Gregori, Caterina Caselli, Mahmood e Lucio Corsi. Il podcast è parte di un progetto speciale sulla figura di Conte, insieme a un film documentario e a un album live al Teatro alla Scala di Milano.
🌟 Se Paolo Conte è un maestro indiscusso nell’ambito della musica italiana, Francesco Rosi lo è per quanto riguarda il cinema. Il primo podcast del Museo Nazionale del Cinema di Torino, Citizen Rosi. Storia di un regista scomodo, racconta molto bene la storia di quest’uomo che con i suoi film ha saputo incarnare alcune delle più urgenti questioni politiche e sociali della storia d’Italia.
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- Ci sono altri tre podcast che ti consiglio di ascoltare, in realtà: Freedomland di Boats Sound per Will Media, sull’ascesa e caduta della prima Internet tv italiana e del suo fondatore, l’imprenditore Virgilio Degiovanni; Scatenate di Mapi Danna per Storielibere.fm, sulle storie di otto donne che «sono riuscite a trasformare le loro ferite in nuovi orizzonti possibili», e Diorami, stupendo adattamento audio per Rai Radio 3 dell’omonima mostra allestita all’Orto Botanico dell’Università di Palermo.
AUDIOLIBRI
- Tre ciotole. Rituale per un anno di crisi (Mondadori) è l’ultimo libro che Michela Murgia ha scritto prima di morire. Sono 12 racconti, ma lei lo ha comunque definito un romanzo. I protagonisti (senza nome) di tutti i racconti stanno attraversando un cambiamento radicale che li costringe a trovare una propria forma di sopravvivenza emotiva. Il primo racconto, Espressione intraducibile, è la storia di una donna che sceglie i nomi del suo mondo. Un mondo che viene sconvolta da una diagnosi chiamata carcinoma renale al quarto stadio. La stessa di Murgia. Questo prezioso romanzo è disponibile ora in versione audiolibro, edita da Mondadori. Si trova sia su Audible sia su Storytel. La voce narrante è quella del musicista, attore e regista Lorenzo Terenzi, con cui Murgia si è sposata a inizio luglio.
- Goliarda Sapienza inizio a scrivere L’arte della gioia nel 1967, per concluderlo dieci anni più tardi. Il libro, ambientato in Sicilia nella prima metà del Novecento, racconta la storia di Modesta, meravigliosa personaggia fuori dagli schemi in cui la scrittrice ha messo molto di se stessa. È il suo romanzo più importante della sua vita, e forse anche della mia. Quando Goliarda morì, nel 1996, a causa di un infarto, L’arte della gioia ancora non era stato pubblicato. Nel 1998 suo marito Angelo Pellegrino ne fece stampare a proprie spese un migliaio di copie, con Stampa Alternativa. Il romanzo fu notato da una scopritrice di talenti tedesca e arrivò così in Germania, e poi in Francia. L’enorme successo che il libro ottenne all’estero spinse finalmente Einaudi a pubblicarlo anche in Italia. Ora Emons ne ha realizzato la versione audio, disponibile su Storytel, Audible & Co. E nei prossimi mesi pubblicherà gli audiolibri degli altri libri di Goliarda. La narratrice è l’attrice Donatella Finocchiaro, di Catania. Presto su Sky uscirà anche una serie tv su L’arte della gioia, diretta da Valeria Golino.
- Gli elementi autobiografici abbondano anche nell’esordio di Paolo Nori, Le cose non sono le cose. Mondadori ne ha appena pubblicato l’audiolibro, che trovi sia su Storytel sia su Audible. Il romanzo, uscito nel 1999, dà vita al personaggio di Learco Ferrari, alter ego letterario di Nori. Learco Ferrari si è laureato in letteratura russa, con grande soddisfazione della nonna Carmela, e ora sogna di pubblicare un romanzo autobiografico. Intanto lavora come consulente linguistico freelance per un’azienda di import-export (lavoro che non gli piace) e suona la tromba nell’improbabile gruppo dei Bogoncelli. Il narratore è Paolo Nori stesso, che ci delizia con la sua caratteristica cantilena parmigiana.
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- Segnalo che gli audiolibri della saga di Harry Potter con la voce di Francesco Pannofino, finora disponibili solo su Audible, ora sono anche su Storytel Italia.
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