Numero del 20 novembre

I consigli di lettura

  • A proposito di quanto conti il suono, in un podcast, sul blog di Storie Avvolgibili trovi un post dedicato al perché il sound design è fondamentale nelle produzioni branded. Una breve guida agli aspetti di cui tenere conto e al perché affidarsi a un professionista del suono: i buoni motivi sono almeno quattro.
  • In America Latina, si legge su Sintesis, oggi il 70% delle persone ascolta podcast almeno una volta alla settimana e il 60% di questi sceglie argomenti educativi. Numeri che fanno riflettere sul futuro del podcast come strumento non solo di informazione ma anche di istruzione.
  • The Rest is History è il podcast che conta più abbonamenti in Gran Bretagna oltre che il podcast a tema storico più popolare al mondo. Un articolo su Esquire spiega come ha fatto la società Goalhanger dell’ex calciatore Gary Lineker, che produce il podcast, a diventare la numero uno nel suo Paese.
  • Differenti o in fondo molto simili? Come si diversifica il pubblico dei podcast tramite l’audio o tramite il video (che avviene principalmente su YouTube) e, soprattutto, la componente video è davvero un vantaggio per i podcaster? Non perderti le riflessioni di Tom Webster.
  • Una ricerca ha approfondito il modo in cui i podcaster immaginano il proprio target “invisibile” e quindi come costruiscono il dialogo con gli “ascoltatori immaginati”. Ipotizzando otto tipi di relazioni tra podcaster e pubblico, lo studio si chiede se l’intimità cercata nei podcast non rifletta – piuttosto che il dialogo auspicato – l’egocentrismo del podcaster.
  • Forbes dedica un approfondimento al perché le comunità di podcast sono destinate a diventare hub essenziali per la formazione aziendale, il networking e l’innovazione. C’entra eccome la Gen Z: secondo un recente sondaggio di Prosper Insights & Analytics, il 29,7% ascolta regolarmente podcast che per i nativi digitali rappresentano la fonte primaria di informazione e intrattenimento
  • Anche per gli anziani la tecnologia, podcast e musica inclusi, è sempre più una compagna di vita, grazie a strumenti accessibili e inclusivi che alleggeriscono le giornate. Ad esempio, basta chiedere ad Alexa di mettere un po’ di musica allegra: puoi leggerlo in questo racconto.

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