Il divorzio tra Spotify e i duchi di Sussex 💔
- Nel dicembre 2020 veniva annunciato un accordo pluriennale tra Spotify e Archewell Audio, la casa di produzione audio fondata dal principe Harry e da sua moglie Meghan Markle (Archewell unisce il nome del primogenito della coppia, Archie, con la parola inglese “well”, che sta per bene, benessere). Allora i duchi di Sussex si erano trasferiti già da qualche in mese in California dopo avere abbandonato la famiglia reale britannica.
- Sotto la guida di Dawn Ostroff (con un background nel mondo di Hollywood), Spotify in quel periodo si stava dando un gran da fare per stringere partnership con personaggi noti, con lo scopo di produrre podcast in esclusiva e attrarre così iscritti (come ho raccontato qui, la strategia dell’azienda è poi cambiata). Oltre che con i duchi di Sussex tra il 2019 e il 2021 la società si era messa in affari – tra gli altri – con i coniugi Obama (poi passati ad Audible), con Joe Rogan, il podcaster più popolare del mondo, e con Alex Cooper, la conduttrice di Call Her Daddy.
- Dall’annuncio dell’accordo tra Spotify e Archewell Audio e l’uscita della prima produzione frutto di questo stesso accordo erano trascorsi quasi due anni: il debutto di Archetypes, il podcast di Meghan Markle con interviste incentrate su tematiche femministe, era avvenuto nell’agosto 2022. La prima stagione del podcast, che aveva raggiunto il vertice delle classifiche in diversi Paesi, si era conclusa nel novembre dello stesso anno, con un totale di 12 puntate da un’ora circa.
- E poi? E poi nulla, fino all’annuncio di qualche giorno fa: Spotify e Archewell Audio hanno deciso di dividere le loro strade. Ufficialmente la decisione è stata presa di comune accordo, ma è chiaro che Spotify non era felice di come stavano andando le cose: i duchi di Sussex avevano promesso svariate produzioni (tra le idee di Harry: una serie di interviste a personaggi controversi quali Vladimir Putin, Mark Zuckerberg e Donald Trump per indagare su come i loro primi anni di formazione li abbiano portati a essere le persone che sono oggi, un podcast sulla paternità, un talk per parlare di tematiche sociali come il cambiamento climatico e la religione, magari con papa Francesco come ospite), e invece sono arrivati solo i 12 episodi di Archetypes.
- La partnership era costata a Spotify 20 milioni di dollari: Will Page, l’ex capo economista di Spotify, ha calcolato che Harry e Meghan hanno guadagnato dalla società svedese più della canzone più ascoltata di sempre sulla piattaforma, ossia Blinding Lights dei The Weeknd. Secondo il Wall Street Journal Archewell potrebbe non incassare l’intera somma concordata, dal momento che non ha rispettato le clausole di produttività.
- Bill Simmons, responsabile dell’innovazione e della monetizzazione dei podcast a Spotify nonché fondatore di The Ringer (uno degli studi di produzioni acquistati dalla società), ha definito la coppia dei «fottuti imbroglioni». Peraltro pare che alcune interviste di Archetypes non siano state realizzare da Markle, ma da collaboratori.
💡 Letture interessanti sul caso: Celebrity Podcasts: Successes or Sussexes?, The Harry and Meghan Podcasts We’ll Never Get to Hear, Harry and Meghan Produce a Hollywood Flop: Themselves, Hollywood is leaving podcasting to podcasters, What Ryan Murphy’s and Harry and Meghan’s deals say about the state of Hollywood, Harry e Meghan, carriera al capolinea in America: «Lei non ha nessun talento».
Joe Rogan continua a fare Joe Rogan
- Peter Hotez, scienziato esperto di vaccini, è stato travolto da una valanga di insulti su Twitter dopo avere postato un articolo di Vice in cui si dice che Spotify ha completamente smesso di provare ad arginare la disinformazione sui vaccini all’interno di The Joe Rogan Experience (che è un’esclusiva Spotify).
- Rogan, supportato da Elon Musk (attuale proprietario di Twitter), ha risposto a Hotez offrendosi di donare 100.000 dollari a un ente di beneficenza a sua scelta se lo scienziato fosse intervenuto nel podcast e avesse discusso con Robert F. Kennedy Jr, candidato democratico alla presidenza che non ha mai nascosto il proprio scetticismo sui vaccini e che Rogan ha da poco intervistato. Hotez ha accettato di partecipare al podcast, ma da solo. Ha poi fatto sapere che, in seguito alle discussioni su Twitter in questione, un paio di attivisti anti-vaccini si sono presentati a casa sua.
💡All’inizio del 2022 Spotify era diventata oggetto di una campagna di boicottaggio causata proprio dalle ripetute fake news sui vaccini e sul Covid pronunciate all’interno di The Joe Rogan Experience. Lo avevo raccontato qui.
💡Amrita Khalid su Hot Pod ha analizzato la “strategia” di Spotify sul fronte dei podcast e il ruolo di The Joe Rogan Experience al suo interno.
Cinque milioni di multa a Spotify 💸
L’ha comminata Swedish Authority for Privacy Protection per violazione del Gdpr: la società svedese ha violato il diritto di accesso ai dati da parte degli utenti.
Il programma “Espacio Audio” del governo spagnolo
In Spagna il governo uscente di Pedro Sanchez (il 23 luglio ci saranno le elezioni) si accinge a istituire un programma di finanziamento, denominato Espacio Audio, per «potenziare, energizzare e internazionalizzare» l’industria audio in spagnolo e nelle lingue co-ufficiali della Spagna. Espacio Audio fa parte del progetto strategico “Nueva economía de la lengua”, che mobiliterà un investimento di 160 milioni di euro attraverso prestiti a condizioni favorevoli per le aziende che si occupano di podcast, audiolibri e musica. Chissà se il governo italiano farà mai qualcosa del genere.
Acquisizioni, licenziamenti & varie 📊
- Triton, società statunitense di audio digitale, ha acquisito per sei milioni di dollari Manadge, azienda adtech francese. Gli editori e i partner di Triton potranno usano la tecnologia di Manadge per tracciare e analizzare i dati sulle campagne pubblicitarie in tempo reale.
- Pushkin Industries, la società di podcast e audiolibri di Malcolm Gladwell, ha licenziato circa il 20% del suo personale. E ci sono stati licenziamenti anche nel team podcast A+E Networks, azienda di media e comunicazione statunitense.
- Le azioni di Audioboom, piattaforma di podcasting britannica, sono scese di oltre il 27% dopo che la società ha detto che le proprie entrate quest’anno saranno inferiori al previsto a causa delle condizioni del mercato pubblicitario. Il valore delle azioni aveva raggiunto il picco di 22 dollari all’inizio del 2022, quando si ipotizzavano offerte da parte di Amazon o Spotify.
Nuove app nascono, vecchie app muoiono
- Narrativ, startup di intelligenza artificiale che genera automaticamente versioni audio di articoli giornalistici e monetizza tramite annunci audio, ha lanciato un’app mobile in versione beta.
- Podium invece ne ha creata una per trasformare i podcast in libri. Si chiama Podbook ed è alimentata dall’intelligenza artificiale.
- Tra le nuove app c’è anche KidsPod, che comprende più di 300 podcast per bambini (in inglese).
- Sirius XM, azienda statunitense nel settore della radio e dei podcast, si prepara invece a chiudere la sua app per i podcast, Stitcher, nel tentativo di spostare gli abbonati sulla sua app di punta, SXM.
E il restyling delle app storiche
- Apple ha aggiornato la scheda di ricerca della sua app Podcasts con il lancio di nove sottocategorie con classifiche ad hoc, tra cui “Salute mentale” e “Genitorialità”. Inoltre Apple ha introdotto una nuova sezione chiamata “Podcast per lingua”, che consente agli utenti di alcuni Paesi di scoprire podcast in determinate lingue come spagnolo, francese, tedesco, italiano, giapponese eccetera.
- Spotify ha rinnovato la versione desktop della propria piattaforma. Qui i dettagli.
Le novità sulla monetizzazione
PUBBLICITÀ
- Acast ha inserito gli annunci pubblicitari letti dai conduttori del podcast (le cosiddette host-read ad) sulla sua piattaforma pubblicitaria self-service: ora qualsiasi inserzionista può prenotare campagne di sponsorizzazione lette dagli stessi host dei podcast nell’Acast Marketplace.
- Podscribe ha creato uno strumento basato su ChatGPT che assegna automaticamente a ogni host-read ad un voto da 1 a 10, in base alla chiarezza con cui l’host ha raccontato il prodotto o il brand e al livello di personalizzazione della sua testimonianza.
- La società statunitense A Million Ads ha lanciato Studio.AI, prodotto che modifica elementi degli annunci pubblicitari audio come la voce, gli effetti sonori e le immagini di accompagnamento in base all’identità del cliente.
- L’azienda di tecnologia pubblicitaria Say It Now sta pianificando l’utilizzo di influencer, tra cui conduttori di podcast, per promuovere “actionable audio ads”, che consentono al pubblico di interagire con i propri smart speaker per saperne di più sugli annunci che stanno ascoltando e compiere azioni come acquistare un prodotto.
ABBONAMENTI
- Spotify si appresta a inserire un livello di abbonamento “Supremium”, con un costo superiore al Premium, che includerà l’audio hifi e un accesso ampliato agli audiolibri.
- Acast ha lanciato un nuovo strumento – Acast+ Access – che offre alle aziende con un’offerta di abbonamento a pagamento la possibilità di aggiungere vantaggi esclusivi per i podcast.
- Vox Media ha lanciato un nuovo prodotto in abbonamento per il suo popolare podcast narrativo Criminal. Criminal Plus, disponibile con un abbonamento mensile (5 dollari), annuale (50 dollari) e premium (80 dollari), darà ai super fan l’accesso a contenuti bonus esclusivi, merchandise ed episodi senza pubblicità.
ALTRI SERVIZI
- Patreon consente ora ai creator di consentire ai loro fan di unirsi gratis alla propria community. Patreon inoltre ha introdotto un nuovo servizio per vendere singoli video, episodi di podcast, immagini o altri file digitali: si chiama Commerce ed è in fase beta.
- YouTube ha annunciato un accesso facilitato al suo Programma Partner, con criteri di ammissibilità più bassi. Il programma sblocca varie opzioni di monetizzazione.
Le “meraviglie” dell’AI 🤖
- Meta (alias Facebook) ha presentato Voicebox, il suo modello generativo text-to-speech che promette di fare per la parola parlata ciò che ChatGPT e Dall-E hanno fatto per la generazione di testi e immagini. Il sistema è stato addestrato su oltre 50.000 ore di audio, tra cui soprattutto una serie di audiolibri di dominio pubblico in inglese, francese, spagnolo, tedesco, polacco e portoghese. (Qui un approfondimento del Corriere della Sera.)
- La startup francese Gladia ha sviluppato un’API (interfaccia di programmazione dell’applicazione) per la trascrizione audio (speech-to-text) che può essere integrata con altri prodotti.
- Live 95.5, una stazione radiofonica di Portland (in Oregon), ha annunciato che trasmetterà una versione di uno dei suoi programmi condotta da una voce sintetica basata su quella della conduttrice del programma (contratto e stipendio della conduttrice non verranno toccati).
- AuthorVoices.ai è una nuova piattaforma di Archieboy Holdings che permette agli autori di trasformare i propri libri in audiolibri in modo veloce ed economico.
- Auddia, società statunitense specializzata nell’audio, ha creato un modello di classificazione audio che permette di ascoltare i podcast senza pubblicità.
Qualche nuovo tool per podcaster
- Streamlabs, azienda nota per la sua piattaforma di streaming per Twitch, YouTube e Facebook, ha lanciato uno strumento di editing per i content creator che trasmettono in livestream i loro podcast e talk show. Il nuovo Podcast Editor include strumenti per aiutare gli streamer a registrare e modificare audio e video.
- Pixel Recorder, il registratore audio online di Google, adesso permette di editare le proprie registrazioni audio.
- Magellan AI, la piattaforma di analisi dei podcast, rende ora possibile misurare l’impatto del traffico proveniente da YouTube.
Le new entries tra i podcast dei big
- Spotify ha annunciato un nuovo podcast settimanale con Trevor Noah, tra i comici di maggior successo al mondo. Il podcast verrà lanciato prossimamente e non sarà in esclusiva su Spotify. (Qui un’intervista di Daniel Ek al comico alla Spotify Beach al festival di Cannes.)
- iHeartMedia e London Audio, la divisione podcast della società 11:11 Media di Paris Hilton, hanno annunciato The History of the World’s Greatest Nightclubs, il terzo podcast frutto della collaborazione tra le due società, in uscita a brevissimo.
Spazio ai dati! Gli studi della settimana
WE ❤️️ TRUE CRIME
- Uno studio del Pew Research Center sui 451 podcast più ascoltati negli Stati Uniti mostra che quasi un quarto dei podcast è di genere true crime. Gli altri argomenti più popolari sono la politica e il governo (10%), l’intrattenimento, la cultura pop e le arti (9%) e l’auto-aiuto e le relazioni (8%).
- Negli Stati Uniti secondo una ricerca dell’app per podcast Fountain gli Stati repubblicani preferiscono i podcast true crime a quelli sulle notizie.
ASCOLTATORI
- Negli Usa la maggior parte degli ascoltatori della Gen Z scopre i podcast attraverso i social media, secondo un nuovo studio di Edison Research e SXM Media.
- La ricerca Audio Today 2023 di Nielsen rileva che negli Usa il 20% dell’audience della radio AM/FM arriva dai flussi digitali e che la quota di chi ascolta podcast oltre 10 ore a settimana in un anno è aumentata del 50%, passando dal 6 al 9% degli intervistati.
PIATTAFORME
Sembra che negli Usa Facebook sia la quarta piattaforma più usata per ascoltare podcast.
PUBBLICITÀ
- Una ricerca di Magna Global e Audacy ha rilevato che quando gli annunci audio sono inseriti nel contesto di vita dell’ascoltatore hanno un maggiore impatto sul comportamento di acquisto.
- Secondo il rapporto di PwC il settore globale della musica, della radio e del podcasting dovrebbe crescere a un tasso di crescita annuale composto del 2,7% dal 2022 al 2027. Per la pubblicità sui podcast si prevede un tasso di crescita annuale composto dell’11,8%.
Podcast che vincono premi 🏆
- Dal 2002 ogni anno a New York si tiene il Tribeca Festival, rassegna internazionale di produzioni cinematografiche e non solo. I vincitori della categoria audio storytelling dell’ultima edizione sono The Very Worst Thing That Could Possibly Happen di Alex Kemper per Wolf at the Door Studios (categoria fiction), Free From Desire di Aline Laurent-Mayard per Paradiso Media (categoria narrazione non fiction), Aisha di Cory Choy and Feyiṣayo Aluko (categoria fiction indie), Shalom, Amore di David Modigliani (categoria non fiction indie).
- Storia del mio nome di Sabrina Efionay, prodotto da Chora Media, ha vinto il premio come miglior podcast ai Diversity Media Awards.
- La giornalista Cecilia Sala, host di Stories (altra produzione di Chora), ha vinto il premio Biagio Agnes nella categoria Generazione Podcast.
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