Numero del 22 marzo

🗣 Le app di social audio, in generale, non stanno benissimo

🌪 Spotify continua a far parlare di sé

  • Mercoledì 8 marzo, durante l’evento Stream On, la società ha annunciato varie novità: qui trovi un mio lungo pezzo su tutte quelle che hanno a che fare con podcast & Co. (la nuova interfaccia della piattaforma non convince molti), mentre qui puoi leggere un approfondimento sulla partnership tra Spotify e la National Public Radio.
  • Paul Vogel, direttore finanziario di Spotify, in un’intervista ha detto che la decisione dell’azienda di avviare una riorganizzazione (che ha comportato anche il licenziamento del 6% della sua forza lavoro) è stata «davvero positiva» per quanto riguarda la volontà di esaminare con attenzione le varie attività e di «evolversi» (😬).
  • Il popolarissimo podcast Where Should We Begin, with Esther Perel in estate lascerà Spotify per diventare un’esclusiva di Vox Media.
  • La piattaforma ha creato un’esperienza dedicata a chi osserva il Ramadan.

💡 E le altre piattaforme non stanno ferme

🎙 Le novità su podcast & case di produzione

🤖 L’intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro?

💰 Parliamo di soldi

  • Zancastr (la piattaforma per registrare podcast online) ha lanciato un nuovo network di monetizzazione per connettere i brand con i podcaster.
  • Audacy, gigante statunitense della radio e dei podcast, ha pubblicato i suoi ultimi risultati finanziari. I ricavi da podcasting sono inferiori dell’8% rispetto all’anno precedente. Ma se si esclude la perdita di Crooked Media (passata a SiriusXM a maggio), i ricavi risultano invece in aumento del 14%. Per quanto riguarda i download, l’azienda dichiara un +9% tra il terzo e il quarto trimestre 2022.

🕵️‍♀️ Chi sono gli ascoltatori di podcast, negli Usa?

  • Alcuni dati interessanti dal Culture Trends Report di SXM Media:
    -il 69% degli statunitensi fa binge listening;
    -l’80% vuole ascoltare podcast informativi fattuali, senza pregiudizi;
    -il 53% invece vuole ascoltare podcast d’infomazione con opinioni e prospettive diverse;
    -per il 53% i contenuti audio sono importanti per evitare troppi stimoli visivi.
  • Negli Usa il 52% delle persone della Gen Z e dei millennial che ascoltano podcast o guardano video paga o fa donazioni per informarsi.
  • Oggi gli statunitensi trascorrono il 15% del tempo dedicato all’ascolto di contenuti supportati dalla pubblicità ad ascoltare podcast, il 6% in più di sei anni fa. Lo dice il report “Share of Ear” di Edison Research riferito al quarto trimestre finanziario 2022.

🏆 Giusto qualche premio

💃 E ora, usciamo di casa!


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