I conti di Spotify: tra l’aumento degli utenti e il crollo delle azioni
Spotify, la principale piattaforma di podcasting a livello mondiale, ha pubblicato i risultati del secondo trimestre finanziario 2023.
- Sono cresciuti ben più delle aspettative sia gli utenti mensili attivi (21 milioni in più del previsto) sia, in particolare, gli abbonati.
- Una grande fetta dei nuovi utenti fa parte della Generazione Z. La crescita riguarda soprattutto l’America Latina.
- Il fatturato rispetto al 2022 è aumentato dell’11%, raggiungendo i 3,2 miliardi di euro come previsto. Gli abbonamenti – di cui l’azienda nel frattempo ha aumentato i prezzi in molti mercati, tra cui l’Italia – l’hanno raggiunto i 2,77 miliardi di euro, con un aumento dell’11%. Mentre i ricavi pubblicitari sono arrivati a 404 milioni di euro, segnando un +12%.
- I ricavi pubblicitari dei podcast sono aumentati di oltre il 30% rispetto al 2022: le impressioni vendute nei podcast originali e in licenza e nello Spotify Audience Network hanno raggiunto un massimo storico. I podcast inoltre hanno registrato un miglioramento della redditività.
- La perdita operativa, pari a 247 milioni di euro, è stata maggiore del previsto, con 135 milioni di euro di oneri una tantum in cui rientrano le indennità di licenziamento (negli ultimi mesi Spotify ha licenziato circa 800 persone, tra le quali molte si occupavano di podcast, e pare che siano in arrivo altri licenziamenti).
- La notizia delle perdite martedì 25 luglio ha causato un crollo di oltre il 14% del valore delle azioni di Spotify.
- Il commento su Variety:
Il futuro del podcasting potrebbe riservare ancora una crescita sostanziale, se non addirittura rapida, ma l’era della crescita elevata di Spotify probabilmente è già finita.
- A proposito dei podcast, il ceo Daniel Ek ha detto che:
- Spotify ha iniziato a investire più risorse su ciò che i dati dimostrano funzionare e ad accantonare ciò che invece non funziona;
- il numero di creator digitali che fanno podcast è sempre più alto;
- stanno arrivando sempre più ascoltatori giovani;
- Call Her Daddy di Alex Cooper da una parte è ascoltato da un numero crescente di giovani donne, dall’altra quando porta musicisti come ospiti ha un impatto sugli stream delle canzoni di quei musicisti.
- Paul Vogel, il direttore finanziario di Spotify, ha invece parlato dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei podcast:
Una cosa molto semplice che possiamo fare con i nuovi sviluppi dell’IA è riassumere i contenuti dei podcast. Così facendo, è possibile immaginare che diventi molto più facile commercializzare nuovi podcast per i consumatori, il che porta a un maggiore coinvolgimento e a una maggiore crescita per i creator.
Buone notizie da Chora e Il Post
- Chora Media, la prima casa di produzione di podcast in Italia (dall’ottobre 2020 a oggi ha prodotto 160 serie audio), ha chiuso il 2022 con un fatturato di oltre tre milioni di euro, contro i 700 mila euro del 2021, primo anno di attività. La startup, che al momento è ancora in perdita e ha appena ottenuto un aumento di capitale, mira a raggiungere il pareggio di bilancio l’anno prossimo come previsto dal business plan.
[DISCLAIMER: con Chora ci lavoro, ma – come sa chi mi legge da tempo – Questioni d’orecchio è uno spazio in cui scrivo come osservatrice indipendente] - Nei primi venti giorni dopo l’annuncio delle puntate di Indagini riservate agli abbonati a Il Post (per chi non lo conoscesse, Indagini è il podcast true crime che Stefano Nazzi realizza con Il Post stesso), gli abbonati al giornale online sono cresciuti del 206% rispetto allo stesso periodo del mese precedente.
I risultati finanziari di Audioboom e Podimo
- I ricavi di Audioboom per il primo semestre 2023 sono calati di quasi il 30% rispetto a un anno fa, nonostante un deciso aumento del numero di inserzionisti. La maggior parte del calo delle entrate è dovuta alla perdita del podcast di punta dell’azienda statunitense, Morbid.
- Podimo, società danese di podcast premium, nel 2022 ha triplicato sia i ricavi sia per le perdite.
I podcast su YouTube
- Dopo il lancio negli Usa ad aprile, YouTube Music sta iniziando a introdurre sezioni dedicate ai podcast anche in altri Paesi, a partire da Canada e Brasile.
- Adam Curry, uno dei padri del podcasting, nel podcast Podcasting 2.0 ha fatto sapere che YouTube sta offrendo soldi ai podcaster che accettano di usare la piattaforma.
- Uno studio di Veritonic dice che il 65% delle persone che guardano un podcast su YouTube lo consuma per la prima volta.
- Mentre una ricerca di Magellan AI sugli Usa dimostra i benefici relativi alla pubblicità derivanti dalla pubblicazione dei podcast (anche) su YouTube.
- Al tempo stesso, uno studio di Mumbler su 25 canali podcast su YouTube ha rilevato che oltre la metà dei videopodcast in questione ha una retention di appena il 20% (la retention è il tasso di completamento di un episodio/video).
- Secondo una recente indagine dell’Ofcom, YouTube è, insieme a Spotify, la piattaforma preferita dagli adulti per il consumo di podcast di notizie nel Regno Unito.
Le novità delle altre piattaforme
- È ora disponibile l’app Pocket Casts Wear OS, che permette di utilizzare Pocket Cats su smart watch. Pocket Casts inoltre ha inserito la possibilità di valutare i podcast con delle stelline.
- TikTok ha lanciato un nuovo servizio di streaming musicale su abbonamento chiamato “TikTok Music”, per ora in Brasile, Indonesia, Australia, Messico e Singapore. TikTok Music consente agli utenti di sincronizzare il servizio con i loro account TikTok esistenti e di ascoltare, scaricare e condividere canzoni. Il servizio include i cataloghi delle principali case discografiche.
- Sembra che Twitter introdurrà una funzione di video e audio chiamata all’interno dei messaggi diretti.
- Google Bard, la risposta dell’azienda di Mountain View a Chat GPT, è ora disponibile in Europa e in Brasile. Include anche le risposte vocali.
Partnership e nuovi progetti
- Alcuni dei contenuti audio di Calm, piattaforma specializzata nel benessere mentale, sono ora accessibili gratis su Spotify. La partnership fa parte di Spotify Open Access, che consente a partner esterni di pubblicare sulla piattaforma di streaming audio i propri podcast su abbonamento.
- iHeartMedia, il primo editore di podcast a livello globale, e LinkedIn, il più grande network professionale del mondo, hanno annunciato una partnership strategica per introdurre nuove offerte nell’ambito dei branded podcast.
- Due dirigenti di Acast hanno lasciato l’azienda per lanciare una nuova attività nel campo della pubblicità podcast. Georgie Holt e Christiana Brenton hanno dato vita a Telling, agenzia di media e consulenza podcast con sede nel Regno Unito focalizzata sul performance marketing.
- Sounder, piattaforma basata sull’IA che aiuta le realtà audio a crescere il loro business, e PodRoll, startup mirata a migliorare la possibilità di scoprire nuovi podcast, hanno avviato una collaborazione per ottenere raccomandazioni di podcast più pertinenti e personalizzate. Sounder inoltre ha stretto con A Million Ads una partnership per garantire alle aziende pubblicità podcast coerenti con il contesto in cui sono inserite e sicure per i brand.
L’intelligenza artificiale all’opera 🤖
- Rai Radio 1 ha mandato in onda una puntata del programma Eta Beta scritta e condotta dall’intelligenza artificiale. È stato un esperimento mirato a capire cosa significhi affidare a una macchina un lavoro tipicamente umano.
- Amazon vede il boom dell’intelligenza artificiale come un’opportunità per rispolverare l’oltre mezzo miliardo di dispositivi che hanno Alexa incorporato, e dare loro nuova rilevanza attraverso una sorta di ChatGPT della voce. Intantola società ha lanciato, con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, la skill “Libro in Voce”, disponibile sui dispositivi con integrazione Alexa: permette agli iscritti al Centro Nazionale del Libro Parlato di accedere gratis a una libreria di oltre 22 mila audiolibri.
- Il 74% dei podcaster intervistati per lo studio “Creativity In the Age of AI” di Descript utilizza l’IA generativa. Lo studio ha preso in esame sia i podcaster sia i creatori di video: tra i due, i podcaster si stanno avvicinando più rapidamente all’IA.
I comportamenti e le percezioni degli ascoltatori
- Dallo studio “Intimacy Never Sounded So Good” di ARN Neurolab emerge che per i consumatori le pubblicità nei podcast sono più affidabili del 30% rispetto alle pubblicità sui social.
- I branded podcast possono aumentare il grado di conoscenza di un’azienda dell’89%, riporta un white paper di Quill Podcast Agency.
- Secondo una ricerca di MRI-Simmons, il 29% degli ascoltatori di podcast preferisce ascoltare la pubblicità prima dell’inizio del podcast, anziché a metà dell’episodio.
- L’ultimo rapporto Audio Today di Nielsen suggerisce che i consumatori di podcast negli Stati Uniti ascoltano di più durante gli spostamenti, con un aumento maggiore nelle tipiche ore del pendolarismo.
- Il tempo che le persone negli Usa dedicano all’ascolto di podcast negli ultimi sei anni è triplicato. Il pubblico dei podcast inoltre si è ampliato: nella fascia 18-54 anni una persona su tre li ascolta ogni giorno. In ogni caso, nell’ambito dell’audio digitale la radio resta il mezzo più usato per l’ascolto. Lo dice la ricerca “Share of Ear” di Edison Research relativa al primo trimestre 2023.
- Un sondaggio di Pacific Content e Signal Hill Insights segnala che oltre la metà degli ascoltatori saltano o salterebbero inserzioni pubblicitarie di tipo radiofonico all’interno dei podcast.
La pubblicità audio in Europa & Co.
- Da un’indagine di GroupM Nexus in collaborazione con IAB emerge che quasi il 60% del budget destinato alla pubblicità audio digitale in Europa è destinato ai podcast.
- La ricerca di Veritonic e Acast sulla pubblicità audio programmatica relativa alla regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) dice che la maggior parte delle inserzioni dura almeno 30 secondi, presenta un’unica voce femminile e contiene una call to action.
L’intelligenza artificiale al servizio dell’adv
- Veritonic ha introdotto una serie di nuove soluzioni alimentate dall’intelligenza artificiale per fornire ai brand informazioni che misurano la risonanza emotiva, il richiamo e il coinvolgimento dei loro contenuti audio.
- Seekr e Oxford Road hanno lanciato quello che definiscono il primo Civility Score per i podcast, strumento in grado di misurare con estrema precisione l’idoneità del brand rispetto alla pubblicità per evitare di esporsi a contenuti potenzialmente dannosi.
- Futuri ha presentato SpotOn, un nuovo prodotto basato sull’IA per ottimizzare il processo creativo degli annunci.
Tool e opportunità per podcaster
- In Italia, i podcaster indipendenti possono ora proporre le loro idee a Podstar, progetto di Ester Memeo che offre il supporto di un team di professionisti per realizzare e promuovere serie audio.
- La società di ricerca sui media Coleman Insights ha messo a punto un servizio per podcaster chiamato Pod Predictor: serve a testare i podcast prima del loro lancio e verificarne il livello di attrattività per il pubblico.
E il profilo dei podcaster spagnoli
Circa il 60% è di sesso maschile, realizza puntate di oltre mezz’ora, fa podcast per hobby per parlare di ciò che lo appassiona e sta iniziando a puntare a guadagnare soldi con i podcast. Rispetto all’anno scorso è aumentato il numero di podcaster che fa videopodcast e quello di podcast destinati alla Gen Z (in particolare sulla salute mentale, sulla cultura pop e su tematiche lgbtqi+). Lo dice un report di iVoox.
Usa ❤️️ radio
- La radio – dicono Cumulus Media e Westwood One – rappresenta il 15% del tempo che gli statunitensi spendono con i media. La percezione di venditori e agenzie è che le persone ci trascorrano meno tempo della realtà.
- Il New York Times e PRX hanno annunciato una partnership per portare The Ezra Klein Show nella radio pubblica. Il podcast, che si occupa di società e cultura, sarà disponibile per le stazioni di tutti gli Stati Uniti a partire dal 10 novembre come programma settimanale di un’ora.
La crescita degli audiolibri 📚
- Secondo Technavio, le dimensioni del mercato degli audiolibri in Europa dal 2022 al 2027 cresceranno di 1,9 milioni di dollari a un tasso annuo del 20,37%.
- Libro.fm, piattaforma di audiolibri per le librerie indipendenti fondata negli Usa nel 2014, è ora disponibile in tutto il mondo.
La rivolta di Hollywood e le ripercussioni sui podcast
- Negli Stati Uniti il sindacato Sag-Aftra ha indetto uno sciopero degli attori, che si aggiunge a quello degli sceneggiatori. Una delle conseguenze più eclatanti e immediate è lo stop immediato a tutti i set. Le regole dello sciopero prevedono anche che gli attori non possano partecipare a podcast per promuovere il proprio lavoro. Gli attori rivendicano migliori condizioni salariali e tutele rispetto all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
- Per quanto riguarda i cosiddetti “rewatch” o “companion” podcast, ossia i podcast che ripercorrono serie e programmi tv (che negli Usa sono celeberrimi: Margherita Maspero ne aveva scritto qui), dopo una fase di confusione il sindacato ha chiarito che i conduttori dei podcast in questione vdevono rispettare eventuali contratti preesistenti ma che, in assenza di un contratto, non devono promuovere il lavoro colpito. Lo stesso vale per eventuali ospiti.
Per la serie “podcaster in tribunale” & affini
- Pare che Spotify abbia reso pubbliche le playlist private di alcuni utenti. Le playlist possono includere anche podcast, dai cui titoli possono emergere questioni personali dell’utente stesso.
- L’host del popolare podcast Sounds Like a Cult, ossia la scrittrice Amanda Montell, ha citato in giudizio la sua ex co-conduttrice Isabela Medina-Maté per mezzo milione di dollari, accusandola di avere un comportamento abusivo e manipolatorio.
- Lo scorso febbraio l’organizzazione giovanile conservatrice Young America’s Foundation aveva presentato una denuncia per violazione di marchio contro i due conduttori di Know Your Enemy, podcast dichiaratamente di sinistra. L’organizzazione sosteneva che l’uso della frase “Young Americans for Freedom” da parte del podcast per descrivere uno dei suoi livelli di abbonamento poteva indurre le persone a pensare che il podcast fosse sponsorizzato dall’organizzazione stessa. La Young America’s Foundation ora ha ritirato la causa senza dare spiegazioni.
I podcast dei famosi
- A settembre debutterà McCartney: A Life in Lyrics, serie di 12 episodi coprodotta da iHeart Podcasts e Pushkin. Il podcast è frutto di ore di interviste che Paul McCartney, il bassista e autore dei Beatles, ha fatto con il poeta irlandese Paul Muldoon. I due hanno scritto insieme il libro The Lyrics: 1956 to the Present, in cui il musicista racconta la propria storia attraverso 154 canzoni.
- Un’analisi di The Joe Rogan Experience rileva che l’89% degli ospiti del celeberrimo podcast è rappresentato da uomini.
E quelli dei giornalisti
- BBC World Service il 31 luglio lancerà un podcast quotidiano di notizie rivolto principalmente ai giovani tra i 16 e i 24 anni. Il podcast, intitolato What in the World, esplorerà le notizie da tutto il mondo con l’obiettivo di aumentare la comprensione e la conoscenza degli ascoltatori su una serie di argomenti.
- E da settembre Daily Five, il podcast di CNC Media che alle 5 di pomeriggio, per 5 giorni alla settimana, vede il giornalista Emilio Mola fare ordine tra l’attualità diventerà un’esclusiva di Storytel.
Spazio ai pitch
- “Exodus 50: The Sound of Adventure” è una nuova iniziativa di Exodus Travels in collaborazione con Cities and Memory che utilizza il suono per esplorare il senso di avventura che si prova quando si sperimenta un luogo per la prima volta. Si tratta di una commissione retribuita, con un compenso disponibile per la rosa selezionata di registratori sul campo e compositori.
- Le case di produzione spagnole Prointel e Isla audiovisual hanno lanciato insieme ad Audible il contest “Podcasts para no dormir”, che premia le migliori serie audio horror.
- I giornalisti rispondono a quasi il 17% delle email con comunicati stampa relativi ai podcast che ricevono, secondo quanto rileva il Media Barometer di Propel. Si tratta di un tasso di risposta cinque volte superiore al tasso medio di risposta ai comunicati stampa.
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