Chi sale, chi scende, chi non si arrende
⬆️ Podimo, piattaforma danese di audio su abbonamento, ha raccolto 44 milioni di euro nel suo ultimo round di finanziamento. Mentre Audioboom, piattaforma britannica di distribuzione podcast, è tornata redditizia con un aumento dei ricavi del 37% tra terzo e quarto trimestre finanziario 2023.
🔄 Dopo avere presentato istanza di fallimento, il gruppo radiofonico statunitense Audacy ha ottenuto una riduzione dell’80% del suo debito di 1,9 miliardi di dollari.
⬇️ Audible ha licenziato il 5% della sua forza lavoro, l’emittente radiofonica pubblica di Santa Monica KCRW il 10%. Il ramo podcast degli Universal Studios – concepito soprattutto come strumento di sviluppo per idee e proprietà intellettuale* – è in fase di riduzione. E Google sta licenziando centinaia di persone che lavorano a Google Assistant.
A proposito di assistenti vocali, consiglio di leggere il numero del 12 gennaio di Ellissi, la newsletter di Valerio Bassan, dedicato ai nuovi “giocattoloni” tech e in particolare agli AI hardware. Scrive Bassan: «Gli assistenti vocali smart dell’ultimo quinquennio non erano poi così smart, e infatti si sono rapidamente trasformati in timer per cucinare la pasta e in casse audio di scarsa qualità. La nuova generazione di oggetti intelligenti avrà maggiore fortuna?».
💡 * La metà degli ascoltatori di podcast statunitensi vorrebbe guardare un programma televisivo basato sul proprio podcast preferito.
Chiude Spotify Ambassador Ads
Spotify ha fatto sapere che il 14 febbraio chiuderà il suo programma Ambassador Ads (mai implementato oltre gli Usa) per concentrarsi sul programma Automated Ads, che mette in contatto i creator con marchi di terze parti selezionati attraverso lo Spotify Audience Network. Secondo Spotify il programma Automated Ads è una soluzione pubblicitaria «più scalabile per i creatori di podcast e offre una maggiore flessibilità nel posizionamento e nel volume degli annunci» (qui trovate un articolo interessante sulle potenzialità della pubblicità programmatica nel podcasting).
💡 Uno studio dice che gli ascoltatori preferiscono pubblicità divertenti e che intrattengono.
Nuovi amori e rotture anticipate 💔
Death, Sex & Money, uno dei podcast più amati negli Usa, è stato comprato dalla rivista online Slate. Era stato lanciato nel 2014 dalla stazione radio WNYC, che lo scorso autunno ha licenziato il 12% del suo personale e cancellato alcuni podcast, tra cui DS&M. La WNYC fa parte della NPR (National Public Radio), una delle varie realtà per cui l’anno scorso è stato particolarmente difficile. La NPR da poco ha chiuso l’app NPR One per semplificare la sua offerta negli app store, spostando le funzionalità di NPR One nella sua app principale.
Intanto il contratto triennale di collaborazione tra My Favorite Murder e Wondery (rete di podcast di proprietà di Amazon) è terminato, con un anno di anticipo. L’accordo, costato ad Amazon oltre 100 milioni di dollari, prevedeva tra le varie cose che i nuovi episodi del podcast per una settimana fossero in esclusiva su Amazon Music.
Una nuova ceo per Pushkin
Gretta Cohn è la nuova amministratrice delegata di Pushkin Industries. Jacob Weisberg si era dimesso dal ruolo a ottobre in seguito ai licenziamenti e alle ristrutturazioni dell’azienda. In quell’occasione Cohn aveva sostituito lo scrittore e giornalista Malcolm Gladwell come presidente della società.
Gladwell, ora direttore editoriale di Pushkin, è appena stato nominato vincitore del premio Audio Vanguard 2024.
Vip al microfono
L’attrice e regista Shannen Doherty, alle prese con un tumore al quarto stadio, ha lanciato una sorta di podcast memoir, intitolato Let’s Be Clear. The Queen’s Reading Room, book club e associazione di beneficienza fondato dalla regina Camilla, ha lanciato invece un podcast sulla letteratura con approfondimenti della regina stessa. Nick Viall, star dei reality e conduttore del podcast The Viall Files, ha creato una società incentrata sulla produzione di contenuti audio sul lifestyale, Envy Media.
Scelte controverse
Mailchimp, uno dei maggiori inserzionisti nel mondo del podcasting, ha deciso di non lavorare con la casa di produzione Pineapple Street perché include lavoratori che fanno parte di un sindacato. E i conduttori di Peace Talk hanno accusato Meta di avere censurato il loro podcast, che parla dell’attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre.
Regolamentare l’IA 🤖
Dopo che a dicembre le istituzioni europee hanno raggiunto un primo accordo sull’AI Act, la normativa europea mirata a disciplinare l’intelligenza artificiale, anche gli Usa ci provano. È stata presentata al Congresso una nuova legge denominata No AI FRAUD Act che renderebbe illegale la creazione di duplicati generati dall’IA delle persone e delle loro voci senza il loro consenso. Intanto la Screen Actors Guild, che rappresenta 160.000 attori cinematografici e televisivi a Hollywood, ha firmato un accordo che richiede il consenso e pagamenti minimi garantiti quando le voci dei suoi membri vengono replicate digitalmente nei videogiochi e in altre forme di intrattenimento.
Sommovimenti tra gli audiolibri
Mentre negli Usa la spinta di Spotify verso gli audiolibri suscita preoccupazione tra gli autori (che si sono organizzati in un gruppo per chiedere a Spotify una maggiore trasparenza sui contratti per gli audiolibri), Storytel Italia – dopo un 2023 con un +20% sul 2022 – ha lanciato la nuova offerta Basic (10 ore di ascolto al mese a 6,49€). E Studio Ochenta, editore di podcast con base a Parigi, ha annunciato che inizierà a produrre anche audiolibri, in diverse lingue.
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