Numero del 7 giugno

Novità sull’IA

  • Notizia molto interessante: il governo spagnolo sta sviluppando una specie di ChatGTP open source in spagnolo chiamato Alia. Magari l’Italia prendesse esempio.
  • ElevenLabs è probabilmente la società più forte al mondo nella clonazione vocale. Da poco ha lanciato due nuovi prodotti: un’app gratuita, ElevenLabs Reader: AI Audio, in grado di leggere ad alta voce pagine web, pdf e altri documenti con 11 voci diverse (al momento è disponibile negli Usa, in Uk e in Canada), e Audio Native, un lettore audio che narra automaticamente i contenuti delle pagine web.
  • La nuova Modalità Pappagallo di Wondercraft (soprannominata il “Canva per l’audio”) consente agli utenti di indicare come vogliono che le voci AI pronuncino le battute.

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Dai podcast nascono film…

Il sogno segreto di quasi ogni podcaster è che il proprio podcast diventi un film o una serie tv. Nei fatti, succede rarissimamente. D’altra parte, due progetti inaugurati di recente vanno proprio in questa direzione. Uno è Podcast to Screen del network di podcast internazionale Paradiso Media, un hub online mirato a semplificare l’acquisizione dei diritti di proprietà intellettuale per gli adattamenti audiovisivi; l’altro è Sound Picture, società di produzione televisiva e cinematografica per l’adattamento di proprietà intellettuali lanciata dall’ex dirigente Spotify Justin McGoldrick.

…ed etichette discografiche

Radio Ambulante è tra le più importanti realtà di narrazione audio in lingua spagnola (ne aveva scritto qui Roberta Cavaglià). È una società che trabocca di creatività e idee originali, non soltanto nella creazione di podcast ma anche per quanto riguarda la gestione della community e la monetizzazione. Da poco Radio Ambulante ha lanciato un nuovo progetto che conferma l’attitudine della società alla sperimentazione: si tratta di un’etichetta discografica, Radio Ambulante Records, che pubblica album composti dai brani realizzati per i podcast di Radio Ambulante.

Il podcastmercato

  • PodX ha comprato Platform Media, società di media con sede nel Regno Unito. È la più grande acquisizione fatta finora dal gruppo di Stoccolma. È inoltre destinata a diventare l’operazione più significativa di sempre nel mercato britannico dei podcast, con una valutazione che supererà le otto cifre.
  • L’attrice e doppiatrice Yeardley Smith (è la voce inglese di Lisa nei Simpsons) ha fondato la rete di podcast Audio 99.
  • The Diary of a CEO di Steven Bartlett ha ora un canale dedicato 24/7 in esclusiva su Samsung TV Plus (è disponibile in Uk, nei Paesi Bassi, in Germania e in Austria): è il primo videopodcast a collaborare con Samsung.
  • Pacific Content, una delle più grandi aziende di branded podcast del Nord America, chiude i battenti.

Varie ed eventuali su Spotify

  • Michael Krause lascia Spotify. Prende il suo posto come general manager in Europa Federica Tremolada, già managing director per il sud e l’est Europa.
  • Spotify e Nebula, piattaforma statunitense su abbonamento che ospita contenuti realizzati da creator, hanno stretto una partnership: i video di Nebula andranno su Spotify.
  • Spotify Car Thing, accessorio pensato per collegare l’impianto audio dell’auto all’app su smartphone, smetterà di funzionare a dicembre, a soli due anni dal lancio.
  • Megaphone, la piattaforma di Spotify che permette agli editori di distribuire e monetizzare i propri podcast, è al lavoro per ottenere nuovamente la certificazione IAB per la misurazione dei podcast (Spotify non era più membro di IAB dall’inizio del 2024).
  • Nella dashboard podcast di Spotify sono ora disponibili i dati relativi alle ore di consumo: mostrano quanto tempo il pubblico dedica a ogni episodio.
  • Spotify ha pubblicato una serie di trend relativi all’ascolto di podcast nel mondo. Nel report, che trovi qui, ci sono molti dati interessanti. Cito tra gli altri l’aumento degli ascolti dei podcast su Taylor Swift, la crescita dei “podfluencer”, l’aumento costante dei podcast sul benessere mentale e la passione della Gen Z per i podcast sull’arte e sulla cultura digitale.

A proposito di ascolti & ascoltatori…

  • È uscita una nuova edizione della ricerca dell’Osservatorio Branded Entertainment dedicata al mercato dei podcast in Italia. Dice che il numero di ascoltatori di podcast in Italia è arrivato a 15,2 milioni (erano 14,9 milioni nel 2023), che è aumentata la frequenza d’ascolto e che la percentuale di ascoltatori di branded podcast è salita al 63%. Spotify ha mantenuto il primato come piattaforma preferita per l’ascolto, mentre YouTube si è confermata un importante entry point. Dalla ricerca risulta anche che le persone ascoltano sempre più per approfondire e per imparare cose nuove, in particolare sull’attualità.
  • Parlando di invece di Stati Uniti, dai dati di Edison Research emerge che il 47% degli statunitensi ascolta podcast ogni mese (era il 42% nel 2023). I generi più popolari sono Comedy, Society & culture e News.
La presidenta del Consiglio Giorgia Meloni ospite di Mamma Dilettante, il podcast di Diletta Leotta sulla maternità
  • I dirigenti statunitensi che ascoltano podcast (quasi tutti maschi) ascoltano soprattutto podcast di business. In generale chi ascolta podcast di business lo fa per automigliorarsi.
  • Il 33% degli adulti britannici ascolta i podcast almeno una volta al mese (dati RAJAR). I podcast in UK hanno ora la massima diffusione tra le persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni (dati Bbc).

Sulla pubblicità

  • Nel Regno Unito una coalizione di 20 aziende nel mondo dei media ha scritto una lettera aperta alla segretaria britannica alla Cultura Lucy Frazer per sottolineare l’«impatto disastroso» che avrebbe sul settore il piano della BBC di fare pubblicità nei propri podcast su app terze. L’iniziativa – si legge – minerebbe l’attuale modello di finanziamento tramite canone del servizio pubblico radiotelevisivo, che dovrebbe mirare prima all’interesse pubblico che al successo commerciale.
  • Una nuova ricerca britannica dice che gli ascoltatori vogliono che la pubblicità nei podcast sia indicata come tale nel modo più chiaro possibile.
  • Dai dati di Podscribe pare che gli annunci pubblicitari funzionano meglio il mercoledì, e che la lunghezza ottimale sia sui due minuti.
  • Audion, società europea specializzata in soluzioni di digital audio advertising, ha stretto una partnership con Audioboost, martech italiana dedicata alla conversione in audio dei contenuti online. L’obiettivo da un lato è supportare Audioboost nella massimizzazione della monetizzazione dell’inventory degli editori di riferimento, dall’altro fornire ai clienti di Audion l’accesso ad ulteriore inventory premium.
  • La spesa pubblicitaria per l’audio digitale negli Stati Uniti raggiungerà quest’anno i 7,12 miliardi di dollari, mentre la spesa per la radio broadcast continuerà a diminuire. D’altra parte, la spesa pubblicitaria dedicata all’audio rappresenta ancora solo una piccola parte rispetto alla spesa pubblicitaria totale, e risulta inoltre spropozionata (al ribasso) rispetto al consumo del mezzo.

Rassegna podcast

Un nuovo accordo tra L’Eco della Stampa e Chora Media prevede l’integrazione dei podcast di Chora nelle rassegne stampa de L’Eco della Stampa.

La carica degli audiolibri

È sbarcato in Italia un servizio di streaming di audiolibri ed ebook lanciato nel 2021 in Romania. Si chiama Voxa, ha un catalogo di oltre 100 mila titoli e ha già siglato partnership con importanti gruppi editoriali italiani, tra cui Mondadori e GEMS, impegnandosi a investire in Italia oltre 2 milioni di euro nei prossimi sei mesi. L’azienda ha anche inaugurato una nuova sede a Milano e prevede di aprire studi di registrazione locali per produrre contenuti esclusivi.

Il più grande festival di podcast “ever”?

Lo sostengono gli organizzatori, che includono la coconduttrice di My Dad Wrote a Porno Alice Levine e il produttore di The News Agents Dino Sofos. Il festival si chiama Crossed Wires ed è stato strutturato come un festival musicale, ma con i podcaster al posto dei cantanti. Si è svolto il primo weekend di giugno nella città inglese di Sheffield. Cosa avrei dato per andarci!

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