Un anniversario scolpito nella storia del nostro Paese, che unisce sport e cultura popolare. Dei 40 anni dalla vittoria degli azzurri ai Mondiali di Spagna se n’è parlato dappertutto. RaiPlay Sound lo ha fatto dedicando un podcast in tre parti, Bearzot – Il carro del vincitore, alla storia dell’allenatore dell’Italia campione del mondo. Di e con Francesco Graziani, un racconto sul filo dei ricordi di Gian Paolo Ormezzano, condito da alcune voci storiche del nostro giornalismo: Beppe Viola, Enrico Ameri, Gianni Minà e Giovanni Minoli. Dalle polemiche e gli insulti fino al trionfo e infine all’oblio. Un uomo di successo lasciato solo, tanto che oggi soltanto una manciata di comuni italiani gli ha dedicato una strada e l’unico stadio che porta il suo nome è quello di Gorizia (dove Enzo Bearzot aveva giocato a 19 anni), che accoglie un migliaio di spettatori.
Risvegli (produzione OnePodcast, lo trovate anche su Apple Podcast) è una serie, di Cinzia Lucchelli e Valeria Pini, che racconta storie di rinascita, di emozioni, di speranza. Cinque episodi narrano di altrettante vite che ricominciano, dopo esperienze come il coma o un evento traumatico, ma anche dopo un lungo cammino di conoscenza verso la propria identità, per ritrovare se stessi.
Sulle app gratuite è uscito Tuned, prodotto da Chora Media e promosso da Aeroporti di Roma. La serie racconta le invenzioni che migliorano la nostra vita un pezzo alla volta, per mezzo delle storie delle startup selezionate dall’Innovation Hub di Aeroporti di Roma. Attraverso la voce di giovani imprenditori, si va alla scoperta dei loro percorsi e delle loro idee, che trovano applicazione in luoghi sempre più frequentati, e non solo di passaggio. Gli aeroporti, appunto. Presentato da Fabio Salamida. Tre episodi saranno in inglese condotti da Rosita Martini.
In inglese è anche Molto italiano, (altra produzione Chora Media) sul lavoro e l’ispirazione artistica di Dolce e Gabbana, un viaggio nello spazio e nel tempo attraverso segni iconici di stile e l’immaginario della Sicilia, dall’infanzia di Domenico Dolce al primo viaggio sull’isola di Stefano Gabbana. Sempre di Chora segnalo la puntata speciale di Voce ai libridi Silvia Nucini, con l’intervista a Mario Desiati su Spatriati, Premio Strega 2022 (se volete ascoltare l’audiolibro, invece, lo trovate in esclusiva su Storytel). Infine, fra le uscite degli ultimi giorni, Tra moda e realtà (il podcast de Il Foglio della Moda, su tutte le piattaforme di ascolto), Po po po po po podcast (di L Football, sull’Europeo femminile, sulle app free) e Nora (di Terna, sulle principali piattaforme, racconta la transizione energetica attraverso l’esperienza di una nerd ventottenne).
Passando agli audiolibri, scommetto che alcuni di questi suggerimenti vi terranno buona compagnia in questo weekend.
Le donne dell’acquasanta (Storytel), di Francesca Maccani. Siamo a Palermo, alla fine dell’Ottocento. Il romanzo racconta la vita delle sigaraie Rosa e Franca, in un mondo dominato da uomini. Una storia di amicizia e di riscatto letta dalla voce di Nadia Perciabosco, attrice di origini siciliane che restituisce alla narrazione tutte le sue sfumature sonore.
Ancora la Sicilia, con Boccamurata (Storytel) di Simonetta Agnello Hornby. Legge Aurora Perez, nata a Palermo. Anche in questo caso, grazie al suo timbro entriamo dritti nella storia della famiglia che ruota attorno al pastificio di Tito, tra conflitti, invidie, tensioni e ricordi che affiorano dal passato.
Scalare il mondo (Audible) è l’appassionante storia della vita di Walter Bonatti. Dai sogni di bambino alle sfide leggendarie, il racconto passa attraverso le sue parole e quelle di chi lo ha conosciuto, con aneddoti avvincenti e anche inedite lettere d’amore.
Chiudo il cerchio con un altro anniversario sul quale sarebbe impossibile restare in silenzio, quello del primo anno trascorso dalla morte di Raffaella Carrà. Vi consiglio di ascoltare Rumore, episodio del podcast La mia storia (Gli Ascoltabili). Mentre su Audible non perdetevi L’arte di essere Raffaella Carrà (di Paolo Armelli, letto da Michela Atzeni). Per ispirarci alla sua indipendenza e alla sua eterna leggerezza.
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