I consigli d’ascolto
- I bilanci di fine d’anno mi sono sempre piaciuti. TI SCORDERAI DI ME è senza dubbio uno dei podcast che più ho amato nel 2022. Disponibile su tutte le piattaforme, è una produzione Audio Tales. L’ho ascoltato in anteprima qualche mese fa e mi ha lasciato, alla fine della nona e ultima puntata, quel senso di nostalgia che di solito si prova quando si è appena finito un libro che ci ha tenuto a lungo buona compagnia. Ma questo podcast, almeno per la mia esperienza, non si fa centellinare, si fa divorare. Perché ti porta dentro la storia immediatamente, e ti tiene lì, fino all’ultimo. Il tema principale è il suicidio assistito, ma attorno a questo ne ruotano altri che creano un quadro narrativo denso e composito: il viaggio, i confini, la vita, il ricordo, la morte, la libertà di scegliere, le verità di ciascuno. Sergio Ramazzotti, fotoreporter con una lunga carriera vissuta nei luoghi più pericolosi del mondo, nel 2011 ha accompagnato Pietro nel suo viaggio verso Basilea, dove ad aspettarlo c’era una morte fortemente voluta. Le stesse 48 ore dall’Italia alla Svizzera sono ripercorse in auto, dieci anni dopo, ancora da Sergio con il giornalista Giovanni Savarese, suo vecchio amico, host della serie. Riaffiorano ricordi, immagini, dialoghi avvenuti fra due sconosciuti capaci di creare un legame incredibile, in soli due giorni. E di scrivere una storia che mi auguro possa essere il più possibile condivisa. Perché se il finale era già noto, passarci attraverso provoca un profondo processo di introspezione (chi non ne ha bisogno?), di turbamento. In un certo senso di metamorfosi: lo è stato per Sergio, credo lo sia anche per ogni persona che voglia mettersi in ascolto di questa narrazione così intima e potente.
- Il genere talk non è il mio preferito, ma esistono sempre delle eccezioni, e questa lo è a pieno titolo. Non posso che consigliare l’ascolto di MONDIALI SENZA GLORIA (One Podcast), scritto e condotto da Giovanni Mari (autore dell’omonimo libro) e Daniele Soffiati. L’Italia ha vinto quattro campionati di calcio, i primi due – quelli del 1934 e del 1938 – sono successi che hanno legittimato la propaganda del fascismo. Mondiali tinti di nero, come quello della maglia indossata dalla nostra nazionale ai quarti di finale contro la Francia, padrone di casa, nel campionato del ’38. Questo e altri episodi sono ricordati, alcuni volutamente in chiusura di puntata, con l’intento di lasciare spunti di riflessione in forma di immagini che tornano in mente, anche dopo giorni. Il podcast attraversa la storia: da Brasile 1950 a Messico 1970, da Argentina 1978 a Russia 2018. Fino ad oggi, ricollegandosi a Qatar 2022, un mondiale che non è stato fermato nonostante le proteste durate anni: «Tutti sapevamo del Qatar, tutti sapevamo di Putin, di Videla e di Mussolini, ma nessuno ha interrotto questo filo rosso, o meglio questo filo nero, che lega il calcio al business e al potere».
- Pablo Trincia a quattro mani con David Chierchini ha scritto CRAC! LA STORIA DEL CASO PARMALAT, reportage prodotto da Chora Media in esclusiva per Audible. Il podcast si evolve in sei episodi, nello stile inconfondibile di Trincia, che da Veleno in poi ha creato un marchio riconoscibile e unico. La voce narrante è come sempre impeccabile. La ricostruzione dei fatti, nella forma del racconto, riesce a semplificare senza mai banalizzare. Un modello che si conferma strumento per rendere le vicende vicine a un pubblico ampio e diversificato. Una formula che funziona sempre, anche quando la storia che racconti è quella del colossale dissesto finanziario dell’impero di Callisto Tanzi. Il punto di vista è quello di chi prende per mano l’ascoltatore, gli spiega i fatti senza mai salire in cattedra, lo accompagna fin dentro le case dei piccoli risparmiatori caduti in trappola, con i quali non è difficile provare a identificarsi. Dall’ascesa di Odeon Tv al Parma calcio – con un lunghissimo intervento di Gianluigi Buffon – fino al Parmatour, alle falsificazioni dei bilanci e alla condanna definitiva nel 2013. Sullo sfondo della vicenda di Tanzi, dall’ascesa al crollo, un pezzo di storia del nostro Paese, le analogie con i casi esteri, e una serie di molteplici verità.
- Nelle ultime due settimane ho individuato altre uscite degne di nota, sempre sul filo di quella musicalità che mi attrae di questi tempi. Ecco un po’ di consigli di ascolti da recuperare, in queste vacanze, a partire da LA MIA PARTE (Chora Media con ActionAid), con Leila Belhadj Mohamed, viaggio in quattro puntate per interrogarci sui diritti di tutti, e per conoscere le storie di chi ha trasformato il proprio privilegio in uno strumento di lotta. A proposito di genere talk c’è MENO PER MENO (Rai Play Sound) con Nicolò Fabi e Maura Gancitano e Andrea Colamedici di Tlon: leggero e delicato, in perfetto equilibrio, le conversazioni partono dalle parole delle canzoni del cantautore e offrono spunti per parlare di filosofia e contemporaneità. Un altro talk è ANCHE TU (Chora Media), con Sofia Viscardi e Lorenzo Luporini: riflette su come sia cambiata la vita dei più giovani dopo l’esplosione del movimento “Me Too” e si lega all’uscita, il prossimo gennaio, del film Anche io, distribuito da Universal Pictures. Ancora cinema (e un altro lancio, quello di The Fabelmans, nelle sale dal 22 dicembre), con Circuito Cinema che firma il podcast SPIELBERG – IL PADRE DEL CINEMA, con Gabriele Mainetti e Gianmaria Tammario (sì, anche questo è un talk) che ripercorre carriera e opere di Spielberg, da Lo Squalo all’ultima pellicola distribuita questo Natale.
- Una “menzione speciale” per LENDAS di Loretta da Costa Perrone. La conosci probabilmente come collaboratrice di Questioni d’Orecchio (e forse anche come autrice del podcast Architettura di una canzone): in questo nuovo podcast Loretta esplora – attraverso la sua storia, la sua infanzia, il suo viaggio dal Brasile all’Italia – le leggende che ruotano attorno ad alcuni personaggi del folclore brasiliano. Ho iniziato ad ascoltarlo mossa da una sana curiosità, e mi sono affezionata a queste vicende magiche e misteriose, dai risvolti che rivelano radici profondamente reali: credo proprio di non essere la sola.
- JUST KIDS è uscito nel 2010. In queste pagine Patti Smith traccia il suo percorso, dall’infanzia a Chicago all’approdo a New York, dove incontra il fotografo Robert Mapplethorpe. “Soltanto ragazzini”, alla fine degli anni Sessanta, insieme scoprono rock, politica e sesso, la base della rivoluzione. La sacerdotessa del rock si racconta con passione e disincanto, anche nella versione audiolibro (Emons, sulle principali piattaforme), dove la lettura è affidata alla voce dell’attrice Carolina Crescentini. In copertina: Patti Smith e Robert Mapplethorpe, Coney Island Boardwalk, 1 settembre 1969.
- «Muzzopappa ci porta a spasso nel lato più surreale e divertente del quotidiano», ha scritto Nathascia Severgnini su la Lettura – Corriere della Sera. «Ha la capacità di far ridere con garbo» (Ilaria Zaffino, Robinson – la Repubblica). Sono affermazioni tratte da alcune delle recensioni relative a SARÒ BREVE, romanzo uscito lo scorso giugno. L’audiolibro (Storyside, su Storytel), letto da Dario Sansalone, è l’ideale per chi cerca un romanzo ironico e intelligente. La storia parte dal testamento di Ennio Rovere: un “morto che parla” della sua stessa esistenza, libero finalmente di mettere tutti a posto, senza più nulla da perdere.
- Per questo audiolibro suggerisco di provare un ascolto collettivo, se in famiglia ci sono bambini. L’età di lettura (e di ascolto) di UN BAMBINO CHIAMATO NATALE è dagli otto anni in su. Edito da Audiolibri Salani, si può ascoltare su Audible. Il libro è del 2019, scritto da Matt Haig, tra i più amati autori inglesi contemporanei, tradotto da Valentina Daniele e illustrato da Chris Mould. L’audiolibro (durata 4 ore e mezza) è letto da Edoardo Siravo. Fra rapimenti di renne e topi sognatori, questa è la storia di un ragazzino di nome Nikolas, che viveva nella seconda casa più piccola di tutta la Finlandia… La “vera” magica storia di Babbo Natale.
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