• Su Vanity Fair, Andrew Zucker analizza il fenomeno dei podcast prodotti da investitori e venture capitalist, attualmente in forte crescita negli Stati Uniti . A detta di Zucker, questa nuova “febbre dell’audio”, che predilige contenuti auto-prodotti a quelli diffusi da giornalisti del settore, potrebbe essere una reazione alle attuali critiche e al pessimismo dei media tradizionali nei confronti del futuro degli investimenti in start-up.
  • Nell’era in cui sempre meno persone guardano la tv tradizionale, i podcast hanno rimpiazzato i cosiddetti “late night shows” nel panorama culturale americano? Keegan Kelly è convinto di sì.
  • Le clip di giovani uomini che, nel corso di video podcast, sciorinano consigli ad altri maschi su come migliorare se stessi e trovare la via per il successo sono ovunque, tanto da essersi guadagnati anche qualche parodia (la mia preferita: il Maicol Pirozzi di Edo Ferrario). Tuttavia, come si legge ne El País, molti di questi contenuti diffondono messaggi misogini e retrogradi.
  • Elon Musk, miliardario eccentrico diventato per molti il simbolo dei mali della nostra epoca, pare avere una predilezione per i podcast a tema apocalittico, che ascolterebbe prima di addormentarsi.
  • Lo scorso 27 aprile il New York Times ha lanciato The Interview, una nuova serie di interviste pubblicate sia in formato audio che nella versione cartacea del NYT Magazine. A condurre le interviste troviamo l’editorialista di Talk David Marchese e Lulu Garcia-Navarro, già podcaster per il Times. Per distinguersi nell’affollatissimo panorama dei podcast di interviste, The Interview punta su nomi di eccezione e un format particolare: ogni ospite viene infatti intervistato due volte a distanza di qualche giorno, prima di persona in studio e una seconda volta al telefono o su Zoom.
  • Che sta succedendo dentro alla National Public Radio (NPR), la veneranda creatrice di This American Life e Serial? Tra perdite di ascolti, cali negli introiti pubblicitari e tumulti interni legati a una mancanza di diversità, il network sta attraversando un periodo di crisi senza precedenti.
  • Chiedi a chiunque ci abbia provato: quando si tratta di podcast, soprattutto se indipendenti, il rischio di burn-out è sempre dietro l’angolo. Quindi, per evitare di trovarsi affossati dal carico di lavoro che la creazione di un podcast comporta, è bene preparare anche un piano dettagliato per quando si ha bisogno di una pausa rigenerante.

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