I consigli d’ascolto
- «L’estate, per un siciliano cresciuto al mare, te la porti dietro pure a dicembre. Ce l’ho sempre quel senso di estate addosso io, la memoria va sempre lì». Le parole sono di Colapesce, intervistato da Giulia Cavaliere nella prima puntata di Certe estati. È il podcast che aspettavamo, possiamo dirlo. Perché in estate hai voglia di parlare d’estate, di quella che stai vivendo e di tutte quelle che hai vissuto. Vuoi premere play sulle canzoni che hanno fatto da colonna sonora per tutti, ma che quell’anno in particolare sembravano parlare soltanto a te.Cinque puntate dentro le storie delle estati italiane, una a settimana, che ci accompagneranno fino alla soglia di agosto. Nella prima Giulia Cavaliere – se non l’hai ancora ascoltata in Romantic Italia e in Noi siamo i giovani ti consiglio di correre a farlo – entra nel cuore degli anni Settanta in una chiacchierata leggera e nostalgica con Colapesce, spunto per parlare anche del primo 45 giri jukebox. Ce ne sarà uno per ogni episodio e non mi va di toglierti il gusto di scoprire il primo. Cavaliere non delude mai: con la scrittura riesce sempre a evocare le atmosfere giuste e questa prima intervista condita da una bella complicità con il cantautore siciliano promette una serie tutta da assaporare. Certe estati è una produzione Chora Studio per Calzedonia, disponibile su Spotify, Spreaker e Apple Podcasts.
- Un’ora e diciannove minuti. Tanto dura la prima puntata di Dicono di te, il podcast di interviste di Malcom Pagani che – sono pronta a scommettere – terrà molte persone con le orecchie incollate alle cuffie. Se pensiamo alla durata media di un podcast, questo format è sicuramente lunghissimo. Ma è anche la riprova che quando una formula funziona è perché ha tutti gli ingredienti al proprio posto. Un divano è la scenografia, le voci che si alternano sono quella del padrone di casa e del suo ospite: «Cantanti, attori, scrittori, registi, sceneggiatori si sono seduti e hanno iniziato ad ascoltare e ad ascoltarsi», spiega il giornalista.La serie si apre con l’intervista a Sabrina Impacciatore, un racconto al di fuori degli eventi conosciuti, in una trama tracciata dagli interventi mai invasivi dell’host. Così si giunge a una serie di piccole confessioni, fra aneddoti, episodi tornati alla memoria, risate e lacrime. Pagani lo dice benissimo: «Dalla voce degli intervistati esce la vita». Cosa resta? «Parole da collezionare, impressioni da lasciar scivolare». Davvero coinvolgente. Sono curiosissima di ascoltare i prossimi episodi, scandiranno l’estate ogni venerdì. Disponibile su tutte le piattaforme audio e sul sito del Corriere della sera, è un podcast di Chora Media e Tenderstories.
- Non farmi male – Viaggio attraverso l’infanzia violata l’ho trovato un podcast necessario. Roberta Lippi (autrice di Respiro – Storie di orfani di femminicidio, fresco di vittoria al Pod 2023 nella categoria branded) torna a collaborare con Terre des Hommes con questa serie in sei episodi che raccontano storie di violenza e abuso infantile. L’appello a fare passaparola riguardo ai temi trattati è esplicito e ribadito dalla host. Questioni d’Orecchio non può che raccoglierlo: parliamone il più possibile, e a chiunque.Al momento sono uscite le prime due puntate: la prima è la storia di Anna, protagonista nella sua infanzia di una violenza assistita – quella che il padre perpetrava sulla madre quando tornava a casa ubriaco – dalle conseguenze indelebili sulla sua vita da adulta. La seconda puntata tratta della sindrome del bambino scosso (Shaken Baby Syndrome, che ti invito a cercare su Google), una grave forma di maltrattamento sconosciuta che proprio per questo può avvenire in modo totalmente inconsapevole da parte del caregiver e provocare danni cerebrali gravissimi nei lattanti e, in alcuni casi (come quello del piccolo Mattia, narrato nel podcast), la morte. Non farmi male è realizzato nel quadro del progetto Promozione Intervento Multilivello Protezione Infanzia, iniziativa a favore dei minori vittime di maltrattamento. È disponibile gratuitamente su tutte le piattaforme di podcast.
- La buona riuscita di un audiolibro è legata alla qualità della lettura, va detto. Seguire interi saggi o romanzi soltanto con le orecchie non è un’impresa semplice, e per questo lettrici e lettori hanno un ruolo determinante. È certamente il caso de La banda dei carusi (esclusiva Audible), interpretato con ironia, ritmo e una voce limpida capace di passare dalla narrazione in perfetta dizione a spassosi dialoghi quasi teatrali, con accento e cadenza siciliani, che portano fin dentro la scena. A leggere è Chiara Anicito, attrice e speaker di origini catanesi.Il romanzo, uscito quest’anno per Einaudi,fa parte della serie scritta da Cristina Cassar Scalia, e narra una delle vicende del vicequestore Vanina Guarrasi, quella che l’ha coinvolta di più, quasi come un fatto personale, da quando si è trasferita ai piedi dell’Etna. Il poliziesco (genere gettonatissimo sotto l’ombrellone, guai a chi mente!) ruota attorno all’omicidio del giovane Thomas Ruscica, ucciso con un colpo di rastrello alla testa e il cui corpo viene ritrovato alla Playa, l’unica spiaggia sabbiosa di Catania.
- Il figlio del mago (Rizzoli, sulle varie piattaforme) è un altro thriller uscito quest’anno, dalla penna di Sandrone Dazieri, inventore della serie di culto del Gorilla e autore della Trilogia del Padre (tradotta in più di 25 Paesi). La lettura dell’audiolibro è affidata alla voce di Dario Dossena. La storia è ambientata nell’estate del 1993 e il protagonista è Antonio, quindicenne destinato a crescere di colpo quando viene ritrovato il cadavere del padre nel suo camper incendiato.Il romanzo narra la ricerca della verità da parte del ragazzo, a partire da un mazzo di rose rosse trovato fra le macerie del camper. Cosa si nasconde dietro alla figura di suo padre, che tutti chiamavano “il mago”, al di là dei giochi di prestigio di cui viveva? Ispirato alla cronaca del tempo, il romanzo narra dei delitti irrisolti collaterali alla vicenda del Mostro di Firenze.
- Collezione di sabbia è una raccolta di scritti di Italo Calvino, pubblicata da Mondadori nella collana Oscar Moderni lo scorso febbraio. Molto piacevole la lettura della versione in audiolibro che ne dà Fabrizio Rocchi. La raccolta di saggi fu pubblicata da Calvino nel 1984 e racchiude gli articoli che l’autore inviava da Parigi ai giornali italiani. Le riflessioni scaturiscono da ciò che vedeva nelle sue visite ai musei parigini ma anche da letture e viaggi, in particolare quelli in Iran, Messico e Giappone a cui è dedicata l’ultima parte del libro.«C’è una persona che fa collezione di sabbia. Viaggia per il mondo, e quando arriva a una spiaggia marina, alle rive d’un fiume o d’un lago, a un deserto, a una landa, raccoglie una manciata d’arena e se la porta con sé», è l’esordio che dà il titolo al volume. Calvino cita una recente esposizione di collezioni strane da lui visitata: «La vetrina della collezione di sabbia era la meno appariscente ma pure la più misteriosa, quella che sembrava aver più cose da dire, pur attraverso l’opaco silenzio imprigionato nel vetro delle ampolle».
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