LE NOTIZIE DELLA SETTIMANA

🤝 Ti avevo già parlato di PodX Group, società 🇸🇪 decisa a investire «milioni di euro» in case di produzione di podcast (i finanziamenti arrivano dalla società d’investimento Qarlbo, anche lei svedese). Il primo investimento di PodX è stato annunciato qualche giorno fa e riguarda Nouvelles Écoutes, tra i principali studi di produzione di podcast in Francia (che a sua volta ha acquisito Studio Minuit). Ho intervistato Steffan Rosell, ceo e cofondatore del gruppo, che non ha voluto rivelare a quanto ammonta l’investimento. Mi ha detto invece che PodX Group è diventato un «azionista di maggioranza» di Nouvelles Écoutes.
Rosell mi ha raccontato che PodX Group si sta muovendo soprattutto in America Latina ed Europa (Francia, Germania, Uk, Spagna e Italia in primis). «Abbiamo diverse conversazioni in corso in Italia», ha detto il ceo di PodX Group, che ha definito il nostro «un mercato relativamente sviluppato con alti ascolti ed entrate significative».
La società si occupa in particolare dei diritti internazionali di proprietà intellettuale dei podcast (ambito che sta attirando sempre più attenzione in tutto il mondo): «Siamo convinti che attraverso il possesso e il controllo della proprietà intellettuale i podcaster hanno infinite opportunità di sviluppare e commercializzare questi beni a livello nazionale e internazionale, nel mercato dell’audio e in altri media». Rosell non ha però voluto specificare a quali tipologie di podcaster e a quale genere di opportunità fa riferimento.

😢 Dopo anni di grossi investimenti nei podcast, alcune società hanno invece iniziato a ricalibrare le proprie risorse. In altre parole, stanno licenziando. È appena successo sia alla CNN sia a Spotify. Anche dal fronte della radio arrivano segnali poco rassicuranti: la BBC ha annunciato tagli importanti per quanto riguarda il suo World Service.

⛔️ Ashley Carman ha raccontato su Bloomberg che alcune società di podcasting, negli Usa, stanno “guadagnando” ascoltatori attraverso le pubblicità nei giochi per smartphone. Tra queste società c’è anche iHeart Media, considerata da Podtrac2 il principale editore di podcast al mondo. Podtrac ha detto che i play legati a queste pubblicità rispettano le linee guida di IAB3.

🌟 Negli States intanto si continua a parlare di podcast in relazione a GRANDI NOMI:
Spotify ha lanciato un nuovo podcast in esclusiva narrato da Kim Kardashian, sulla storia di un uomo condannato (a quanto pare ingiustamente) per un triplice omicidio;
la società di produzione di contenuti del pilota automobilistico Dale Earnhardt Jr. ha stretto un accordo da oltre un milione di dollari con Cadence13 per produrre una nuova serie di podcast (secondo uno scoop di Axios Audacy, società di media statunitense che possiede Cadence13, sta provando a vendere lo studio di produzione);
la psicoterapeuta Esther Perel sta cercando un nuovo contratto per un podcast, dopo essere passata a Spotify tre anni fa;
• e anche la CIA ha lanciato un podcast.

📱 A proposito invece di AUDIO & PIATTAFORME:
Twitter ha reso i podcast disponibili per gli utenti abbonati a Twitter Blu anche su Android,
YouTube Shorts
(il clone di TikTok by Google) ha aggiunto la funzione per creare i voice over
e Polaroid, l’azienda nota per la produzione di fotocamere istantanee, ha lanciato il progetto Polaroid Music, che oltre a quattro diffusori musicali Bluetooth comprende il servizio Polaroid Radio (per fare scoprire diversi generi musicali) e l’app Polaroid Music.

🗣 Alcune notizie interessanti su TECNOLOGIE VOCALI & INTELLIGENZA ARTIFICIALE:
l’attore James Earl Jones ha comunicato che non interpreterà più Darth Vader e ha acconsentito che la sua voce possa essere ricreata sulla base di registrazioni d’archivio per progetti futuri;
la startup di tecnologia vocale sintetica Murf, che dispone di una libreria di oltre 120 voci AI a parità umana in 20 lingue, ha raccolto un finanziamento di 10 milioni di dollari;
dal 2023 Amazon incorporerà gli annunci pubblicitari nelle risposte di Alexa con la nuova funzione Customers Ask Alexa.

🏆 Il Festival delle Serie Tv ha premiato Il dito di Dio come “podcast che vorremmo diventasse una serie scripted”. Mentre In Dark Waters ha vinto il DIG Award per l’audio.

📺 Il 13 ottobre esce The Playlist, la mini serie di Netflix sulla storia di Spotify. E io sono curiosissima.

OPEN CALL!

C’è la possibilità di partecipare al Cities and Memory Autumn Project , un’iniziativa mirata a raccogliere i suoni dal mondo.

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