di Alessandro Piccioni*
Concedetemi una piccola premessa.
Chi, come me, ha vissuto la sua infanzia negli anni ‘80, ricorderà sicuramente a quante cose, apparentemente assurde, dovevamo prestare attenzione. Possibili lamette nascoste negli scivoli, figurine impregnate di LSD, caramelle drogate o avvelenate, bambini rapiti dagli zingari, e tante altre storie spaventose. Se poi aggiungete i racconti di mia nonna sul malocchio e sui riti magici della cultura contadina, le storie di fantasmi e sedute spiritiche, avrete un quadro chiaro sul perché nel tempo mi sia interessato così tanto al mondo delle leggende metropolitane, dei misteri e – più in generale – a quello che io amo definire folklore contemporaneo.
Ho dedicato a questi temi le mie letture, la mia tesi di laurea in comunicazione, e ho orientato verso la musica folk e popolare anche la mia vita parallela da musicista.
Questo per dire che sono anche uno che va in fissa.
Ecco, con i podcast sono andato in fissa.
Flashback. maggio 2020.
Un mio amico mi racconta entusiasta del suo podcast appena uscito sul mondo del wrestling. Un entusiasmo coinvolgente, che mi rimane addosso. Dopo pochi giorni mi capita di collaborare con alcuni professionisti del podcasting. Capisco un po’ meglio come si fa un podcast e prendo confidenza con una serie di aspetti tecnici che soddisfano il mio essere, di fatto, un nerd. Nel giro di pochi mesi, dopo anni passati da semplice ascoltatore, iniziavo a vedere i podcast dal dietro le quinte. Mi piaceva. Molto. Dovevo farne parte anch’io.
Fare un podcast diventa a quel punto quasi una necessità fisica.
Dopo tutto avevo la mia piccola sala prove e tutta la strumentazione per registrare.
In quel periodo poi la musica live era praticamente morta, e il podcast poteva essere l’ancora di salvezza per continuare ad esprimere creatività attraverso il mondo sonoro.
È mettendo insieme tutti questi pezzi che è nato il mio podcast – “Leggende Metropolitane” – in cui indago su leggende, misteri e storie incredibili del nostro tempo. Dopotutto si dice che dietro ogni leggenda ci sia un fondo di verità. Ecco, io credo sia vero, ed è quella verità che cerco. Mi affascina scoprire come persone, luoghi, oggetti, riescano a diventare parte del nostro immaginario.
Ogni episodio del podcast è frutto di approfondite ricerche. Online, sui libri, tramite interviste e testimonianze sul campo: una vera e propria indagine. Normalmente è il frutto di settimane di lavoro!
Se vi piace quello che faccio, devo essere onesto, gran parte del merito è anche del mio inseparabile amico gnomo, da sempre grande fonte di ispirazione.
Ma non mi bastava. Avevo tante domande sul mondo dei Podcast e cercavo risposte.
Nel settembre 2021 ho sviluppato una delle prime analisi della scena italiana del mondo dei Podcast per cercare delle risposte ad alcune domande che avevo. Ho scoperto che come me erano in molti ad averle, e grazie a questo lavoro feci anche amicizia con tantissimi altri podcaster, legati in particolare ad AssiPod, con i quali iniziai a scambiare idee e consigli. Ho presentato la ricerca anche all’ultimo Festival del Podcasting (qui il video).
In questi due anni mi sono dedicato anche ad approfondire il mondo degli audiolibri e delle applicazioni vocali. Sempre alla ricerca di sperimentare nuove cose ho realizzato un progetto di audio racconto interattivo, sviluppato sia come podcast che come audiolibro ma anche, soprattutto, per gli smart speaker. Se vi va di approfondire trovate tutte le info e i link alla pagina audiogamebook.com. E’ un primo progetto pilota, che però credo contenga un seme che potrà germogliare e dare qualche frutto. Che ne pensate?
Credo che fare podcasting sia non solo un piacere e un divertimento, ma un dialogo quasi terapeutico con una parte di noi stessi. Il podcast ci permette di far uscire la nostra personalità senza sovrastrutture, senza filtri, permettendoci di arrivare solo a chi vogliamo veramente arrivare, con la nostra voce, dando allo stesso tempo piena libertà all’immaginazione di arricchire il racconto secondo la propria sensibilità.
*Alessandro Piccioni nasce nel 1979. Dal 2006 è co-fondatore dell’agenzia di comunicazione tonidigrigio.it. Dal 2000 è autore e musicista per la band Oloferne, collaborando anche con vari artisti legati alla scena folk e popolare. Nel 2020 pubblica il suo primo podcast, Leggende Metropolitane, che nel 2021 diviene libro e audiolibro.
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